Martedì 23 Aprile 2024

Terremoto Lega, via il guru social di Salvini

Luca Morisi ha creato la Bestia, l’arma web che ha moltiplicato i consensi al partito. Fedelissimo al leader ma inviso ai moderati

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di Ettore Maria Colombo

Luca Morisi, l’uomo chiave della gestione dei canali social di Matteo Salvini, quello che si è inventato l’ormai famosa macchina social del Capitano, meglio nota come ‘La Bestia’, avrebbe lasciato la guida dell’attività online della Lega. La notizia la mette in circolo, in tarda serata, l’agenzia di stampa Adnkronos con una formula ("A quanto si apprende"…) un po’ ambigua. Dalla Lega e soprattutto dall’inner circle di Salvin non arriva, alcun commento. Anzi, la chat di comunicazione con i media del ‘Capitano’, in realtà, parla tutto il giorno di molti argomenti (il processo stato-mafia, i referendum sulla giustizia leghisti e segnalare gli appuntamenti pubblici del Capo) ma tace, rigorosamente, sul punto in questione. A tarda serata è lo stesso Morisi che, con una lettera ai parlamentari leghisti, rompe il silenzio. "Cari amici, mi avete scritto in tanti. Ringrazio tutti per l’interesse e l’amicizia: sto bene, non c’è alcun problema politico, in questo periodo ho solo la necessità di staccare per un po’ di tempo per questioni famigliari. Un abbraccio e ancora grazie".

Nell’economia interna degli interna corporis della Lega, però, la figura di Morisi non è secondaria. Mantovano, classe 1973, quindi giovanissimo, faccia da bravo ragazzo, sbarbato e pettinato, Morisi vanta un curriculum vitae di rispetto. Carriera scolastica impeccabile, professore universitario all’Università di Verona ("Siti web e Filosofia" la materia), nel cda di varie aziende, i suoi due grandi amori politici sono sempre stati il web e la Lega. Nel 2009 fonda con Andrea Paganella, altro uomo di stretta fiducia di Salvini, un’azienda che si occupa di comunicazione sulla Rete e, nel 2013, è assunto da Salvini, all’epoca eurodeputato e neo-segretario della Lega. Da allora, diventa il guru dell’informazione social e sul web del Carroccio. Un successo, quello della ormai mitica ‘Bestia’, risposta telematica all’allora potente macchina di Rousseau del M5s, che aiuta Salvini, e la Lega, a sfondare il ‘muro’ del 34%, alle elezioni europee, partendo dal 5%.

Morisi, che ha seguito Salvini anche quando questi era diventato titolare del Viminale, con un contratto da 65 mila euro lordi l’anno, sempre in compagnia dell’amico e sodale Paganella, di recente era stato anche cooptato nella segreteria politica allargata della Lega.

Certo è che il sospetto regna e alligna dentro la Lega e fuori. Il timore dei pasdaran salviniani e dell’area no vax e, soprattutto, no Green Pass, è che la svolta ‘giorgettiana’ del partito verso posizioni sempre più ‘draghiane’ vedano proprio Morisi contrario alla svolta moderata guidata, appunto, proprio dal ministro Giancarlo Giorgetti. Insomma, la possibilità che una Lega sempre più normalizzata e sempre meno ribelle e radical – come dimostra la svolta ’ di Salvini degli ultimi giorni – abbia chiesto, tra le cose, anche la ‘testa’ di Morisi si avvicina alla realtà. Forse, a Morisi, piaceva di più la Lega descamisada, quella del famoso Salvini col fucile, uno dei ‘capolavori’ della ‘Bestia’ di Morisi.