Mercoledì 24 Aprile 2024

Terremoto e tsunami in Turchia: crolli e morti Si scava sotto le macerie, migliaia di sfollati

Sisma di magnituto 7 avvertito anche in Grecia, epicentro al largo dell’isola di Samos. Giù un palazzo di nove piani a Smirne

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di Riccardo Jannello

L’immagine simbolo del terremoto che ha colpito Turchia e Grecia è un palazzo di nove piani nel centro di Smirne che alle 12,51 ora italiana – le 13,51 locali – si sbriciola. Chi riprende la scena con il cellulare lancia grida disperate: è il momento della scossa di 7 gradi di magnitudo Richter – 6,7 secondo un’altra rilevazione - che ha sconvolto le coste turche dell’Egeo e le vicine isole greche. Al sisma, epicentro venti chilometri a nord di Samos e a 10 chilometri di profondità secondo quanto ricostruito dai geologi americani, è seguito quello che secondo gli scienziati è stato un vero e proprio tsunami, anche se mini: onde di oltre un metro hanno raggiunto i quartieri più vicini al mare della turca Smirne e hanno ricoperto le strade dell’isola dell’Egeo orientale, che dista 300 chilometri da Atene, ma solo mille metri – nel suo punto più vicino - dalla terraferma asiatica. Il problema è che le onde di assestamento, alcune sopra i 5 gradi, sono proseguite fino alla notte creando altro panico e il maremoto.

Il bilancio della tragedia è ancora provvisorio perché si cercano ancora dispersi sotto le macerie. Dodici i morti accertati a Smirne, di cui alcuni annegati; due – di 15 e 17 anni – a Samo: stavano giocando quando gli è crollato addosso un muro. Decine di persone sono state estratte illese, ma quattrocento presentano lesioni anche serie. Smirne è la terza città più popolosa della Turchia, la sua area metropolitana ha quattro milioni e mezzo di abitanti. Almeno quarantamila sarebbero quelli che hanno perso la loro casa o che al momento non possono rientrare nelle abitazioni; troveranno rifugio "fino a che sarà necessario", come ha dichiarato l’autorità religiosa della città, nelle moschee della zona. A Samo, invece, vivono circa 35mila persone; si tratta di un’isola di straordinaria importanza archeologica e storica, patrimonio dell’Unesco, che ha dato i natali a Pitagora.

Mancano elettricità, acqua e gas nelle zone colpite, mentre non risulta ci siano feriti al di fuori dell’epicentro. Solo danni e paura per le isole greche del Dodecaneso dove la scossa principale e molte di quelle secondarie si sono sentite distintamente. A Chio, Kos, Rodi e perfino Creta la gente è scesa in strada come in molte città della Turchia. Ma il terremoto è stato avvertito in un’area ancora più vasta e perfino ad Atene e Istanbul. La tragedia ha messo da parte per un giorno la crisi diplomatica fra Grecia e Turchia per lo sfruttamento dei giacimenti di gas del Mediterraneo orientale. Il presidente greco, Kyriakos Mitsotakis, ha scritto al “sultano” Recep Tayyp Erdogan affermando "che in questo giorno di lutto i loro popoli, anche se divisi, devono marciare uniti per condividere aiuti e dolore". I ministri degli esteri dei due Paesi, Nikos Dendias e Mevut Cavosoglu, sono in stretto contatto per coordinare le attività di soccorso. Smirne, o Izmir, è gemellata con Famagosta, città di Cipro Nord, Stato riconosciuto solo dalla Turchia in funzione anti Grecia. Ma forse per una volta si spera contino solo i morti innocenti del terremoto.