Terremoto in Croazia: almeno sette morti, case crollate. Paura in Italia

Il sisma di magnitudo 6.4. Edifici crollati a Petrinja. Ingv: "Quattro volte più energetico di quello di Amatrice". Paura anche in Italia lungo la dorsale adriatica: Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna e Marche. Altra scossa in Slovenia

Croazia, un edificio crollato a causa del terremoto a Petrinja (Ansa)

Croazia, un edificio crollato a causa del terremoto a Petrinja (Ansa)

Roma, 29 dicembre 2020 - Una forte scossa di terremoto è stata registrata oggi in Croazia alle 12.20, con epicentro vicino a Petrinja. La scossa di magnitudo 6.4 della scala Richter è stata avvertita nettamente anche in Italia, in Serbia e Bosnia-Erzegovina, ma anche a Vienna e Monaco di Baviera. Dopo quella di 6.4, la Croazia centrale è stata attraversata da uno sciame di altre scosse minori, la più forte delle quali è stata alle 13.34 di magnitudo 4.5, con epicentro 14 km da Sisak. Già ieri il Paese era stato colpito da forti scosse sismiche. In Slovenia è stata chiusa la centrale nucleare di Krsko come misura precauzionale. 

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Petrinja: edifici crollati, cinque morti

L'epicentro del forte terremoto di magnitudo 6.4 è stato localizzato intorno a Petrinja, a 76 chilometri a sud-est della capitale Zagabria. Secondo l'Ingv, il sisma è avvenuto a un profondità di 10 km. Ingenti i danni nella cittadina: le immagini trasmesse dai media locali mostrano edifici distrutti. Almeno sette i morti accertati, tra loro una bambina di 13 anni uccisa dal crollo di una casa a Petrinja, un ragazzo di 20 e suo padre morti a Majske Poljane dopo che la loro abitazione è collassata. Altre persone sarebbero decedute nell'area di Glina. Ci sono poi decine di feriti e si cercano diverse persone sotto le macerie.

Il prefetto della contea di Sisak-Moslavina, Ivo Zinic, ha assicurato che l'ospedale di Sisak funziona nonostante i danni: tutto è crollato, tranne l'edificio che ospita il reparto di ginecologia e il nuovo padiglione centrale. "Abbiamo spostato l'ospedale in una struttura che avrebbe dovuto essere completata in questi giorni", ha detto Zinic, aggiungendo che nella città di Glina più di 200 persone sono rimaste senza casa e che la Protezione civile ha allestito centri di accoglienza nello stadio e nel palazzetto dello sport. 

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La disperazione del sindaco di Petrinja

"La mia città è completamente distrutta. Non si può descrivere, è come a Hiroshima", ha detto disperato il sindaco di Petrinja, Darinko Dumbovic. "Abbiamo bisogno di vigili del fuoco, un tetto è caduto su un'auto, abbiamo bisogno di aiuto", è l'appello che ha lanciato, riportato dai media croati.

Danni a Zagabria

Già danneggiata dal terremoto del 22 marzo scorso, la sede del parlamento di Zagabria ha riportato ulteriori danni per il sisma avvenuto oggi a Petrinja. Lo riferisce l'agenzia stampa croata Hina.

Paura anche in Italia

Tanta paura anche in Italia: la forte scossa è stata avvertita chiaramente in gran parte del Nord-Est, fino anche al Ravennate e addirittura a nord di Napoli. In particolare il sisma è stato distintamente avvertito in alcune regioni italiane del Nord Est, come Friuli Venezia Giulia, Veneto e Emilia Romagna, dove a Bologna i lampadari delle case hanno iniziato ad oscillare e il sisma è stato avvertito anche nella sede della Regione, e nelle Marche (avvertita in particolare nelle zone costiere ma anche in quelle interne dell'Ascolano e del Maceratese).

Stessa cosa è avvenuta in Lombardia sul il basso lago di Garda al confine tra Veneto e Lombardia. Segnalazioni sono arrivate da Desenzano e Sirmione, sulla sponda bresciana del lago. Il terremoto è stato avvertito anche in Abruzzo, in particolare a Pescara e Montesilvano. Il sisma è stato avvertito anche in Veneto, dove più tardi sono state registrate tre scosse di terremoto a Salizzole in provincia di Verona (la più forte di magnitudo 4.4)

Si tratta probabilmente della stessa sequenza di ieri, quando ci sono state scosse fino a magnitudo 5 - spiega all'AGI Alessandro Amato dell'Ingv - e purtroppo il versante adriatico propaga con molta intensità, quindi non sorprende si sia avvertito nel nord est italiano e anche al Centro".

Mattarella e Conte: Italia pronta ad aiutare"

il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso il cordoglio del nostro Paese al suo omologo croato Zoran Milanovi, confermadogli "che in questa difficile circostanza la Croazia può contare sulla solidarieta' e la collaborazione dell'Italia". Anche il premier Giuseppe Conte ha espresso le "più sentite condoglianze ad Andrej Plenkovic e al governo croato per il devastante  terremoto" su Twitter. "La nostra solidarietà e vicinanza agli amici croati. L'Italia è pronta a fornirvi tutta l'assistenza e l'aiuto necessario", ha scritto ancora il presidente del Cosnglio.

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Ingv: "Più energetico di Amatrice"

"Il sisma è stato forte, di magnitudo 6.4, quattro volte più energetico di Amatrice". lo ha detto a Rainews 24 il presidente dell'Ingv Carlo Doglioni. "C'erano state scosse anche ieri in Croazia - ha ricordato - quindi presumibilmente molte persone non erano a casa, ma questo tipo di scosse può causare danni ingenti". Quanto alle ripercussioni nel nostro Paese, "la struttura che ha generato questo terremoto è indipendente da quelle presenti in Italia, quindi non c'è nessuna correlazione. Ma la scossa è stata chiaramente avvertita in buona parte della Paese, specie nel Nord Est e sulla costa adriatica".

Scossa in Slovenia

Una scossa di magnitudo 4.1 è stata registrata alle 12.24 nei pressi di Hinje in Slovenia, a 126 chilometri da San Dorligo della Valle (Trieste). Secondo le rilevazioni preliminari diffuse dalla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, il sisma si è verificato a una profondità di 18 chilometri.