Terremoto in Croazia: altre tre forti scosse. Paura in Friuli Venezia Giulia

Colpita all'alba in particolare la zona di Sisak. Prosegue nel Paese la ricerca di eventuali vittime. Il Papa: "Alleviare le sofferenze". L'Italia si mobilita

Soldati al lavoro a Petrinja (Ansa)

Soldati al lavoro a Petrinja (Ansa)

Roma, 30 dicembre 2020 - Non accenna a fermarsi lo sciame di scosse di terremoto che ha devastato ieri la regione centrale della Croazia provocando almeno 7 morti e suscitando un'ondata di paura anche in Italia dove è stato distintamente avvertito in particolare lungo tutta la dorsale adriatica. Secondo quanrto riporta l'Istituto di geofisica americano, due repliche hanno interessato oggi l'area di Sisak, a sud-est di Zagabria a qualche minuto di distanza l'una dall'altra, dopo le 7.15. La prima ha avuto magnitudo 4,8, la seconda 4,7: due scosse potenti non come quella di ieri (magnitudo 6.4) ma sempre importanti. Fortunatamente, a quanto si apprende, nessuna delle due ha provocato ulteriori danni.

L'italiano Ingv invece ha registrato tre scosse in Croazia: due poco dopo el 6 di questa mattina e una alle 9.21 con magniotudo tra il 5 e il 4. Le nuove scosse sono state avvertite chiaramente anche in Friuli Venezia Giulia, dove molte persone sono state svegliate nel sonno. Sui social circa duecento persone hanno postato messaggi preoccupati.

Devastazione a Petrinja

La città di Petrinja, una settantina di chilometri a sud est di Zagabria, è una città distrutta. Temendo nuove scosse dopo quella terribile di ieri, numerosi cittadini hanno passato la notte fuori casa, in macchina. Circa 200 persone hanno trovato rifugio invece in una caserma. Chi è rimasto senza un tetto per i crolli di ieri è stato sistemato in hotel e in ripari di fortuna.

Nuovi danni

Anche a Zagabria la situazione resta difficile. Nuovi danni si registrano a case ed edifici pubblici. Danneggiate in particolare le sedi del governo e del parlamento che ieri sono state velocemente evacuate.

L'emergenza

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Le squadre di soccorso alpino hanno perlustrato più di 80 villaggi nella regione senza trovare nuove vittime, ha detto ai giornalisti il capo di questa unità, Josip Granic. Ma centinaia di edifici, case, edifici amministrativi e scuole sono stati danneggiati. E questa mattina le zone di Petrinja e Sisak erano ancora senza elettricità. 

Il governo croato nel frattempo si riunirà nel corso della giornata per stabilire gli aiuti da dare alla regione colpita, mentre nella zona è atteso il capo della gestione delle crisi dell'Unione europea, Janez Lenarcic. Bruxelles ha pianificato di inviare aiuti come "tende invernali, stufe elettriche, letti e sacchi a pelo, nonché contenitori che possono essere usati come ripari", ha detto su Twitter.

L'Italia si mobilita

La Protezione civile si sta mobilitamndo per far arrivare aiuti in Croazia.

Il Papa: "Alleviare le sofferenze"

Papa Francesco ha inviato un messaggio al termine dell'udienza generale in Vaticano. "Esprimo la mia vicinanza ai feriti e a chi è stato colpito dal sisma, e prego in particolare per quanti hanno perso la vita e per i loro familiari. Auspico che le autorità del Paese, aiutate dalla comunità internazionale, possano presto alleviare le sofferenze alla cara popolazione croata".