Mercoledì 24 Aprile 2024

Terremoto a Catania, altra scossa. Sisma di magnitudo 3.4

La terra ha tremato nella zona 1 km ad est di Biancavilla. Sabato il sisma era stato di magnitudo 4.6. Ingv: sotto accusa forse l'Etna

Nuova scossa di terremoto vicino a Biancavilla (Ingv)

Nuova scossa di terremoto vicino a Biancavilla (Ingv)

Catania, 10 ottobre 2018  - La terra nel Catanese ha tremato ancora. Alle 23,08 una nuova scossa sismica è stata nettamente avvertita dalla popolazione. Il terremoto, di magnitudo 3.4 della scala Richter, è stato registrato nella zona 1 km ad est di Biancavilla (Catania), è stato localizzato ad una profondità di 4 km dalla Sala Operativa INGV-OE. 

Sabato sei ottobre la scossa era stata, alle 2,34 di mattina, di magnitudo 4.6 della scala Richter, individuata a 9 chilometri di profondità, e avvertita fino ad Enna e Siracusa. 

La scossa aveva provocato il crollo di cornicioni nella chiesa del paese e del Palazzo Ardizzone, ex sede del municipio, e di antiche case rurali, e nei centri di Adrano, Biancavilla e Paternò. Alcuni i feriti, ma non gravi. Una quarantina le persone ricoverate in ospedale, per contusioni e attacchi di panico.

Inoltre il sisma di magnitudo 4.6 è stato "anticipato" da scosse di entità minore registrate pochi giorni fa lungo altre faglie, come quella nella Valle del Bove, e lungo la faglia Pernicana, sul versante nord, dove un anno fa si era registrato una scrollata di 3.3. 

L'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia aveva confermato che l’epicentro era ‘dentro’ il versante sud-occidentale dell’Etna, in località Santa Maria di Licodia, vicino Catania. Altre otto scosse hanno interessato in seguito l’area compresa tra Adrano, Biancavilla e Bronte, con magnitudo non superiori a 2.5.

L'Etna è tra i maggiori sospettati: "Non si può escludere che ci sia un coinvolgimento dell’Etna", ha commentato l'Ingv. Lo stesso direttore dell'Ingv-Osservatorio etneo di Catania, Eugenio Privitera, aveva confermato: "È possibile che sia legato ai meccanismi di ricarica dell’Etna".