Terremoto, il sismologo: la terra si è abbassata fino a 70 cm

E' oltre tre volte l'abbassamento registrato il 24 agosto. Renzi: "Tutti in albergo", ma la gente vuole le tende. Bruxelles: "Vi aiutiamo". Ma la Germania Frena

Renzi nelle zone terremotate con Errani e Delrio (Ansa)

Renzi nelle zone terremotate con Errani e Delrio (Ansa)

Norcia, 31 ottobre 2016 - Non accennano a finire, le scosse del dopo terremoto. La gente, che già ieri notte ha trascorso le ore più fredde in auto o nelle strutture di accoglienza, si prepara a un'altra notte di freddo e paura. Per il momento di tratta di scosse minori, non paragonabili a quella di ieri mattina alle 7.40, quando il suolo - dicono gli esperti - si sarebbe abbassato fino a 70 centrimentri. Ma abbastanza forti da innescare di nuovo la paura. In un cdm straordinario il governo ha messo in campo altri 40 milioni di euro per il sisma del 30 ottobre, mentre il premier Renzi ha promesso un nuovo decreto entro venerdì per stanziare ulteriori risorse e il containers entro Natale.

8MILA ASSISTITI - Prosegue intanto il lavoro dei soccorritori impegnati sul campo: risultano quasi ottomila le persone assistite. Sono oltre 900 in Umbria, 6500 nelle Marche, di cui 2mila egli alberghi della costa adriatica. Nel Lazio, 130 persone sono ospitate in una struttura allestita a Leonessa. A questi la Protezione civile stima che si aggiungeranno, nelle prossime ore, circa 3mila persone. Tremila è anche il numero degli sfollati in provincia di Teramo, la più colpita in Abruzzo. 

RENZI - In conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri straordinario sul terremoto, il premier promette, entro 72 ore, un nuovo decreto "per accelerare le procedure e mettere ulteriori risorse" e assicura: "I containers arriveranno nelle prossime settimane, prima di Natale". Renzi tratteggia 4 fasi: "quella dell'immediata emergenza, nella quale chiederemo a chi può di lasciare il territorio, sapendo che sarà un periodo molto limitato; una fase intermedia, quella del container, che sono meno piacevoli della casetta di legno; quella in cui tra 5-6 mesi, tra la primavera e l'estate le persone potranno tornare in casette di legno; la fase di ricostruzione". Quanto ai rapporti con la Ue, Renzi assicura che non c'è nessun braccio di ferro: "quello che ci serve lo mettiamo" E richiamandosi alle "clausole sugli eventi eccezionali" riepiloga: "Il primo evento eccezionale è l'immigrazione", poi il secondo evento "è il terremoto".

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In precedenza, nella enews, aveva dichiarato: "Le cose da fare sono difficili, ma chiare. Primo, mettere in sicurezza". Poi sulle abitazioni: "non possiamo avere le tende per qualche mese in montagna  sotto la neve". Secondo il premier, "gli alberghi ci sono, per tutti" ma "molti dei nostri connazionali non vogliono lasciare quelle terre nemmeno per qualche settimana. Dunque dovremo gestire al meglio questa prima fase, l'emergenza".

NORCIA, NON CI DEPORTERETE - "Non ci faremo deportare, ridateci le tende" è la richiesta fatta dalla maggior parte degli abitanti di Norcia che hanno scelto di rimanere in città pur avendo le case inagibili o non potendo rientrare per la paura o perché all'interno della zona rossa. La Regione assicura comunque che già nelle prossime ore saranno montate tensostrutture collettive dove la comunità potrà passare la notte.

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UE, PRONTI AD AIUTARVI - Oggi il portavoce della Commissione europea Margaritis Schinas ha ribadito le parole del commissario europeo per gli Aiuti umanitari e la gestione delle crisi Christos Stylianidis: "L'Ue resta pienamente pronta ad aiutare la popolazione e le autorità italiane" nuovamente colpite dal terremoto. La flessibilità per l'Italia, la possibilità di non conteggiare ai fini del calcolo del deficit e del debito, può essere riconosciuta in casi che richiedano spese aggiuntive eccezionali provocate da eventi imprevebili quali il terremoto. 

MA LA GERMANIA FRENA - Il Governo tedesco afferma di essere vicino all'Italia, ma anche di essere contrario a una violazione delle regole Ue sul debito a seguito di nuove spese da parte del nostro Paese. E' Steffen Seibert, portavoce della Merkel, a dire: "A nome del Governo tedesco voglio dire al Governo italiano e al popolo italiano che quando e dove sia necessario la Germania sarà al suo fianco". Ma lo stesso tempo respinge l'idea che per la ricostruzione l'Italia violi le regole europee sul debito.

SISMOLOGI: ABBASSAMENTO FINO A 70 CM - Intanto continuano le analisi dei sismologi che si avvalgono ora anche delle immagini arrivate dai satelliti. I primi dati sono impressionanti. "Il suolo nelle zone colpite dal terremoto del 30 ottobre vicino a Norcia si è abbassato fino a 70 centimetri", spiega Simone Atzori dell'Ingv. Un movimento molto superiore rispetto a quanto avvenuto il 24 agosto e il 26 ottobre (in quell'occasione si erano registrati picchi negativi di 20-25 cm". Si tratta comunque di una ricostruzione ancora preliminare. "L'elaborazione delle immagini è in corso ma possiamo già dire che in alcune zone, come Castelluccio di Norcia, l'abbassamento arriva fino a 70 centimetri"

IN FILA PER LA ZONA ROSSA - A Norcia gli abitanti rimasti sono in fila davanti al posto di comando mobile dei vigili del fuoco e attendono il loro turno per andare a recuperare qualcosa dalle case danneggiate dal terremoto. Gli sfollati, dopo aver formalizzato la domanda ai vigili del fuoco, attendono il loro turno per entrare nella zona rossa, accompagnati da personale specializzato.

SINDACO USSITA: QUI TREMA TUTTO - "Dormire? Qui è tutto un dondolio, che ti vuoi dormire? Ha pure gelato stanotte". Il sindaco di Ussita Marco Rinaldi, assieme ai 14 cittadini rimasti, più le forze dell'ordine e i volontari, hanno passato una notte d'inferno. Gli altri abitanti sono andati a dormire sulla costa a Porto Recanati o Porto S.Elpidio con gli sfollati.  "È tutta una scossa qui, ma poi la verità è che l'incubo non passa, c'è la paura che ne rifà un'altra forte di botta - dice Rinaldi - Chi è andato via ha dimostrato anche coraggio, perchè qui ha visto la morte in faccia. Se non ci sono stati morti lo si deve a due cause: una, i miglioramenti post sisma 1997, l'altra il fatto che ce lo sentivamo, che la scossa del 26 ci ha avvertito e ci ha messo in allarme", chiude. 

NO A COMUNI DI SERIE A E DI B - Pietro Cecoli il sindaco del piccolo comune Montecavallo (Macerata), tra quelli più distrutti dal sisma di ieri, non ci sta: "Che non ci siano comuni di serie A e serie B e neanche di serie C. A noi hanno mandato ad Alba Adriatica (Teramo) a dormire ed ci vogliono due ore di pullman per ritornare, mentre sarebbe il caso che ci avvicinassero ai nostri luoghi. Qui finisce che a determinare la vita delle persone sono i presidi tv. Se sei senza telecamere non esisti?". 

IERI ALLE 7.40 LA SCOSSA PIU' FORTE -  Alle 7.40 di ieri una nuova scossa di terremoto di magnitudo 6.5 (in un primo tempo calcolata 6.1) ha colpito le zone già provate dai sismi del 24 agosto e del 26 ottobre. L'epicentro, a 10 km di profondità, ancora tra le province di Macerata, Perugia e Ascoli Piceno: la zona più vicina, appena 5 chilometri, Norcia. Si tratta della più forte scossa dell'ultimo secolo in Italia dal 1980, anno del terremoto in Irpinia. Si rischia di arrivare a 100mila sfollati.

Paura nel Lazio, nelle Marche e in Umbria, ma il terremoto è stato avvertito in tutta Italia da Roma a Firenze, fino a Bolzano. Alla prima scossa ne sono succedute diverse di minore intensità, che non si sono arrestate nella notte. Secondo l'Ingv la scossa rientra nella stessa sequenza sismica che si è attivata il 24 agosto, con il terremoto nel Reatino. 

Tutto quello che sappiamo sul terremoto del 30 ottobre

FERITI - Tantissimi i crolli e i danni, ma per fortuna nessun morto. I feriti sono una ventina "con qualche codice giallo", come ha spiegato il capo della Protezione civile. 

UMBRIA - Crollata la Basilica di San Benedetto a Norcia: il campanile è venuto giù, mentre la facciata è rimasta parzialmente in piedi. Il tetto della cattedrale di Santa Maria Argentea è crollato e grosse pietre sono in terra; giù anche le chiese di San Francesco e di Santa Rita. In fuga un gruppo di suore clarisse, che vivevano del monastero di Santa Maria della Pace nel centro storico. Importanti ed estesi cedimenti hanno interessato le antiche mura, già danneggiate dalle precedenti scosse. Distrutta Castelluccio di Norcia.  

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MARCHE, 25MILA SFOLLATI - Sono oltre un centinaio i comuni delle Marche che hanno segnalato crolli dopo l'ultima scossa. Ad Arquata del Tronto "è venuto tutto giù. Per fortuna che erano zone rosse. A Tolentino, dove si sono avuti diversi crolli a seguito dell'ultima scossa, una famiglia è stata estratta viva dalle macerie. Chiuso il centro storico di Maltignano. A Camerino ci sono crolli diffusi. Danni a Gualdo, Castelsantangelo sul Nera e nella frazione di Nocelleto, le zone più vicine all'epicentro. Solo nelle Marche, si contano 25mila sfollati

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Enel al lavoro per riprestinare l'energia elettrica

LAZIO - La fortissima scossa di terremoto ha causato nuove lesioni e cedimenti anche nei territori colpiti dal sisma del 24 agosto, Amatrice, Accumoli e in tutte le frazioni. Alcune zone sono rimaste momentaneamente senza corrente. Non ha retto la torre civica di Amatrice, che aveva resistito sia al sisma del 24 agosto, sia alle scosse del 26 ottobre. Crollata anche una porzione della torre di Sant'Agostino. Scoperte crepe e cornicioni caduti nella basilica di San Paolo a Roma. Chiuso il Ponte Mazzini per una crepa.

ABRUZZO - Colpita anche L'Aquila dove, a sette anni dal sisma del 6 aprile 2009, si sono verificati nuovi crolli in centro. 

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