Giovedì 18 Aprile 2024

Tensione alla Sapienza "Fuori i fascisti dall’Università" Scontri tra studenti e polizia

Una conferenza autorizzata di FdI scatena la protesta. La rettrice: tutti hanno diritto di parlare. Manganellate e tafferugli, ma il Viminale precisa: le forze dell’ordine hanno impedito un assalto

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di Giulia Prosperetti

"Fuori i fascisti dall’Università". Da una parte i manifestanti, una cinquantina di giovani studenti con lo zaino sulle spalle, armati di cori, striscioni e bandiere, dall’altra i poliziotti in assetto antisommossa. Il tentativo di forzare il cordone di sicurezza approntato dalle forze dell’ordine per fare irruzione all’interno della sala dove si svolgeva un convegno ‘sgradito’ c’è stato, le manganellate pure. Non sono belle immagini quelle degli scontri all’interno della Città universitaria, davanti alla facoltà di Scienze Politiche della Sapienza di Roma. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi è intervenuto così, al termine di una giornata di polemiche: "La polizia ha evitato l’assalto a una manifestazione autorizzata".

Al centro della protesta messa in atto dall’Organizzazione giovanile comunista Cambiare Rotta e dai collettivi antifascisti c’è il convegno organizzato ieri mattina, dalle 10 alle 12, presso l’Aula XIII Massimo d’Antona dall’associazione studentesca di destra Azione Universitaria. Il tema è Il Capitalismo - Il profilo nascosto del sistema e tra i relatori figurano Fabio Roscani, deputato di Fratelli d’Italia e presidente di Gioventù Nazionale, e Daniele Capezzone, oggi editorialista per La Verità di Belpietro. Ma per gli studenti di estrema sinistra il "capitalismo buono non esiste" e, galvanizzati dall’insediamento del nuovo governo, organizzano nel cortile della facoltà un presidio per contestare la conferenza. Ma la situazione presto degenera. "Si trattava di un presidio pacifico, in cui gli studenti – spiegano dal collettivo di Scienze Politiche – volevano solo rappresentare tramite interventi quella controparte che dall’università viene sempre richiesta quando si tratta di organizzare eventi riguardati tematiche politicamente connotate, come anche quest’ultima era. Ad attenderci abbiamo trovato una squadra di poliziotti che aveva sbarrato l’ingresso principale con la loro presenza e delle grate chiuse, in seguito alla richiesta di appendere un semplice striscione in cui ribadivamo l’esistenza di un’università antifascista, anticapitalista e transfemminista che resiste e non ha intenzione di arrendersi a un governo che non ci rappresenta, la polizia ha avuto solo i manganelli come risposta. La violenza totalmente ingiustificata si è protratta per oltre mezz’ora, sotto gli occhi allibiti di centinaia di studenti che si sono poi uniti in corteo con chi già manifestava".

Le immagini degli scontri fanno presto il giro delle chat studentesche. Mentre un ragazzo viene sbattuto a terra, trascinato e ammanettato si sentono le grida degli studenti che riprendono la scena dall’alto: "Oh ma so’ ragazzi! A quello gli esce il sangue dalla bocca!". Più tardi la polizia farà sapere di aver fermato un giovane che brandiva un’asta di bandiera contro gli agenti. "Oltre cento manifestanti si sono violentemente scagliati contro pochi colleghi in borghese, rendendo necessario l’intervento del Reparto Mobile" è la versione di Fabio Conestà, segretario generale del Movimento Sindacale Autonomo di Polizia - Mosap. Un intervento predisposto soprattutto per evitare lo scontro tra le due contrapposte fazioni di studenti e a tutela degli ospiti intervenuti.

"Non ci faremo intimidire" ha affermato Roscani. Mentre dalla sinistra arriva compatta una condanna verso la "repressione nei confronti degli studenti". "Condanniamo ogni forma di violenza e garantiamo, ad ogni individuo – ha commentato la rettrice della Sapienza Antonella Polimeni – che agisca secondo i Principi costituzionali, il diritto a manifestare liberamente le proprie opinioni nel rispetto della pluralità delle idee".