Tassare i profitti e tagliare gli oneri Il governo studia misure d’emergenza

L’ipotesi di un decreto ad hoc giovedì: sul tavolo anche i ristori ai settori più colpiti

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Giovedì arrivano in Consiglio dei ministri le misure contro il caro bollette, che potrebbero essere inserite in un decreto ad hoc. Si discuterà anche dei ristori per i settori più colpiti dal Covid. Il governo dovrà scegliere fra varie opzioni: tassazione degli extra profitti delle società energetiche, taglio dell’Iva e degli oneri di sistema, utilizzo dell’extra gettito delle accise e dei fondi delle aste Ets, accantonamento di scorte strategiche di gas per le imprese, aumento della produzione nazionale di metano. Confindustria rilancia il grido di dolore delle aziende, ma chiede che il tavolo sul caro bollette, in programma domani al ministero dello Sviluppo economico sia portato direttamente a Palazzo Chigi. Cinquestelle, Lega e Pd si sono già detti a favore di uno scostamento di bilancio per combattere il caro bollette. Ma giovedì in Cdm, la scelta delle armi non sarà facile. Il ministero della Transizione ecologica le ha raccolte in un documento in dieci punti. Quasi tutte le forze di maggioranza si sono dette favorevoli a tassare gli extra profitti fatti dalle compagnie energetiche a causa dell’aumento dei prezzi del gas. Lo chiamano "contributo di solidarietà". La volontà politica c’è, bisogna vedere se ci sarà la forza di imporlo.

Difficile anche la strada del taglio dell’Iva, sostenuta fra gli altri da Cinquestelle e Lega. Sarebbe molto costoso, e ci vorrebbe tempo. Più facile tagliare gli oneri di sistema che gravano sulle bollette. Fra questi, il contributo allo smantellamento delle centrali nucleari. Giovedì il governo potrebbe decidere anche un aumento della produzione nazionale di gas: da 4,5 miliardi di metri cubi all’anno a 8 miliardi, per sostituire le importazioni.