CLAUDIA MARIN
Cronaca

Tassa sugli extraprofitti. Il no di banche e Antitrust: "È anticostituzionale"

Al vaglio le modifiche al decreto, oggi è l’ultimo giorno per gli emendamenti. Rispunta l’ipotesi della staffetta generazionale nella prossima manovra.

Tassa sugli extraprofitti. Il no di banche e Antitrust: "È anticostituzionale"
Tassa sugli extraprofitti. Il no di banche e Antitrust: "È anticostituzionale"

di Claudia Marin

Giorgia Meloni avvisa alleati e avversari che la "vera sfida" è sulla manovra, perché le "risorse a disposizione sono poche". Ma il messaggio della premier arriva nel giorno in cui a tenere banco è di nuovo lo scontro tra il governo e le banche sulla tassazione degli extraprofitti. Con il direttore generale dell’Abi e con tutti i vertici delle Federazioni bancarie che attaccano: "La norma è un vulnus alla fiducia riposta sul mercato finanziario italiano". E la premier che ribatte: "La norma è giusta". Il tutto mentre sul fronte del cantiere della manovra spunta di nuovo la proposta della staffetta generazionale giovani-anziani, come meccanismo per favorire il passaggio di conoscenze nelle imprese.

LO SCONTRO

Bordata delle banche contro la tassa straordinaria sul comparto varata, a sorpresa, un mese fa dal governo Meloni. Abi, Bcc e Assopopolari hanno espresso nette critiche, sollevando dubbi di costituzionalità del provvedimento, sottolineato i rischi di danni all’intera economia italiana in una fase già di rallentamento e avvisato delle conseguenze sulla sottoscrizione dei titoli di Stato. La norma ha provocato turbolenze in Borsa tanto che, proprio la prospettiva di modifiche, ha provocato il rialzo dei titoli lunedì. E poi c’è il mondo del credito cooperativo. Il presidente di Federcasse dell’Erba ha chiesto "l’esclusione tout court" delle Bcc dalla tassa e ricordato il ruolo del comparto a favore dell’economia dei territori che verrebbe fortemente compromesso. Assopopolari poi ha rilevato come le banche di minori dimensioni sopporterebbero un peso in proporzione maggiore delle grandi vedendo spazzato via il 24% degli utili contro il 10% dei grandi istituti. Tutti poi concordano su un concetto: gli extraprofitti non esistono. E sulla stessa linea ha sollevato riserve di costituzionalità il presidente dell’Antitrust. Si vedrà ora se una o più richieste verranno accolte negli emendamenti i cui termini di presentazione sono fissati a oggi. Per il momento aperture sono arrivate solo sui titoli di Stato. Certo è, però, che la Meloni non ci sta: "La norma è giusta, il prelievo sugli extraprofitti non ha un intento punitivo".

LA STAFFETTA

Mentre il governo ragiona sull’opportunità di prorogare gli aiuti sulle bollette, prende quota l’idea di occuparsi in manovra anche delle pensioni dei giovani, sotto forma di sostegno alla staffetta generazionale. A spigarla è il ministro delle Imprese Adolfo Urso, che parla di una norma sul turnover che all’ultimo non è entrata, per una questione di coperture, nel disegno di legge Made in Italy e che potrebbe essere inserita nella legge di bilancio. La misura, spiega lo stesso Urso "permette per due anni al pensionato di formare un giovane sotto i 35 anni, assunto con contratto a tempo indeterminato". Si starebbe ragionando anche su una sorta di part-time (sul modello di alcuni Paesi scandinavi) per chi sta per uscire dal lavoro. Una norma che, però, a conti fatti, se i contributi di entrambi i lavoratori fossero a carico dello Stato, potrebbe risultare molto onerosa. L’idea però esiste e starebbe particolarmente a cuore al Mimit, che vorrebbe realizzarla già con la manovra.