Tamponi obbligatori Covid per chi arriva dalla Cina. Come funziona: la guida

La nuova ordinanza del ministro Schillaci sarà valida fino al 31 gennaio 2023. Lo scopo è sequenziare il virus per tenere la situazione sotto controllo

Roma, 29 dicembre 2022 - Tra i viaggiatori giunti in Italia dalla Cina (dove si registra un forte incremento dei contagi), la maggior parte dei casi sequenziati "sono legati a Omicron", ha detto la premier Giorgia Meloni durante la conferenza stampa di fine anno. Ha voluto così inviare un messaggio tranquillizzante - visto che si parla già di nuove pericolose sottovarianti, tra cui Gryphon -, ma ciò non toglie che il governo si è mosso con velocità ai segnali d'allarme che provengono dall'Asia. Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ieri ha firmato un'ordinanza con cui introduce il tampone obbligatorio per chi vuole entrare nel nostro paese e proviene dalla Cina, e che avrà validità fino al 31 gennaio 2023.

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Una squadra di volo della Air China (foto del dicembre 2021)
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Dunque, ecco le indicazioni dell'ordinanza.

Obbligo di tampone prima dell'imbarco

Chi vuole entrare in Italia dal paese asiatico dovrà presentare al momento dell'imbarco la certificazione di essersi sottoposto, nelle 72 ore antecedenti l'ingresso nel nostro Paese, ad un test molecolare, o, nelle 48 ore antecedenti, ad un test antigenico con risultato negativo.

Tampone all'arrivo in aeroporto

C'è poi l'obbligo di sottoporsi ad un test antigenico al momento dell'arrivo in aeroporto, o se non fosse possibile entro 48 ore dall'ingresso nel territorio nazionale presso l'azienda sanitaria locale di riferimento;

Cosa fare in caso di tampone positivo

 In caso positività al test rapido, ci si deve sottoporre immediatamente al test molecolare per il sequenziamento e l'isolamento fiduciario con test finale.

Test alla fine dell'isolamento

Per poter porre termine al periodo di isolamento c'è l'obbligo di effettuare un ulteriore test antigenico o molecolare con esito negativo.

A chi non si applicano le disposizioni

Nell'ordinanza si legge anche che, a condizione che non insorgano sintomi di Covid-19, le disposizioni non si applicano "ai minori di sei anni, ai membri dell'equipaggio e al personale viaggiante dei mezzi di trasporto di persone e merci, ai funzionari e agli agenti, comunque denominati, dell'Unione europea o di organizzazioni internazionali, agli agenti diplomatici, al personale amministrativo e tecnico delle missioni diplomatiche, ai funzionari e agli impiegati consolari, al personale militare, compreso quello in rientro dalle missioni internazionali, e delle Forze di Polizia, al personale del Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e dei Vigili del fuoco nell'esercizio delle loro funzioni".