Tampone ai vaccinati, Locatelli (Cts): "Ipotesi per i grandi eventi"

Il presidente del Css: "Da valutare se la situazione epidemiologica dovesse peggiorare"

Franco Locatelli, presidente del Css (Ansa)

Franco Locatelli, presidente del Css (Ansa)

Roma, 16 dicembre 2021 - Dopo la stretta sugli arrivi in Italia dai Paesi Ue - che prevede il tampone entro 24 ore prima anche per i vaccinati - il coordinatore del Cts e presidente del Css Franco Locatelli prevede questa possibilità anche per accedere ai grandi eventi. Il Super Green pass dunque non basterebbe più, ma servirebbe anche sottoporsi a un test immediatamente prima.

Covid Italia, dati Gimbe: l'epidemia corre

La possibile introduzione dell'obbligatorierà del tampone anche per i vaccinati per accedere ai grandi eventi è "un'ipotesi da considerare se la situazione epidemiologica dovesse peggiorare", dice Locatelli a SkyTg24 ribadendo che "va tutelato il vantaggio che è stato accumulato dal nostro Paese e soprattutto vanno protette le vite degli italiani". 

Locatelli parla anche dell'eventualità di una quarta dose di vaccino. "Non corriamo in questo momento sulla quarta dose - ha puntualizzato il coordinatore del Cts -. Cominciamo a promuovere il più possibile la somministrazione della dose di richiamo", la terza. "Quanto dura la protezione non lo sappiamo" ancora "e non abbiamo informazioni per fare previsioni solide in questo ambito". 

"Non accostiamoci al problema con preclusioni né in un senso né nell'altro - ha esortato - cioè non dando per certa la quarta dose e non escludendola a priori". Se non funzionasse la campagna di vaccinazione per i bimbi di 5-11 anni si valuterebbe la via dell'obbligo? "No, è assolutamente fuori discussione in questo momento", dice. "Questa è un'opzione che viene offerta, una possibilità", ha chiarito ribadendo che i tratta di un "atto d'amore" che rientra nella "sensibilità genitoriale". "Il lavoro che deve essere fatto - ha puntualizzato - è quello di offrire tutte le argomentazioni per rendere edotti i genitori dei vantaggi che derivano dalle vaccinazioni e quindi fargli fare una scelta che vada nella direzione della tutela e della protezione dei propri figli. Il ruolo dei pediatri di famiglia è determinante e l'invito forte ai genitori è di confrontarsi con loro, che hanno tutti gli strumenti per rispondere a domande, chiarire dubbi, risolvere paure e incertezze".