Tampone rapido Covid: ecco quando Omicron sfugge ai test

La Fda e un gruppo scienziati svizzeri lanciano l'allarme: "La nuova variante tende a essere rilevata con minor efficacia"

Roma, 30 dicembre 2021 - La variante Omicron può sfuggire ai tamponi rapidi e da quelli fai da te. A lanciare l’allarme è la Food and drug administration americana, l’equivalente della nostra Aifa. “I primi dati di uno studio che stiamo conducendo suggeriscono che i test antigenici (i cosiddetti rapidi, ndr) rivelano la variante Omicron, ma potrebbero avere una sensibilità ridotta”. Il nuovo avvertimento si basa su studi preliminari condotti dalla National Institutes of Health’s Rapid Acceleration of Diagnostics inatiative, che hanno utilizzato campioni di virus attivo prelevati da pazienti infetti, il metodo “migliore per valutare le prestazioni dei test sul breve termine”.

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Perché Omicron può sfuggire ai test

Secondo la Fda, la presenza di mutazioni nel virus può diminuire l’efficacia dei tamponi rapidi a seconda della sequenza della variante; di come è stato progettato il test e del grado di prevalenza della variante nella popolazione. Più il Coronavirus muta, più i test antigenici sono messi a dura prova. “Molto dipende dall’antigene che il tampone prova a rilevare. Se cerca nei nucleocapsidi (la struttura proteica che racchiude e protegge dall’esterno l'acido nucleico del virus e il genoma virale contenuto al suo interno, ndr) è meglio, perché – spiega Pablo Penaloza-MacMaster della Northwestern University Feinberg School of Medicine - la proteina virale muta meno di quella spike”. In parole povere, tutto dipende da quale tipo di antigene cerca il test. Nel caso di Omicron, i tamponi che hanno come 'terreno di caccia' la proteina spike, potrebbero non trovare lo specifico antigene che segnala la positività, semplicemente perché - essendoci stata una mutazione - non c'è più. Tanto per capirsi, la nuova variante ha subito più della metà delle sue mutazioni (32 per la precisione) proprio nella proteina spike.

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L’altro studio preliminare

Un team di scienziati svizzeri ha messo alla prova l'efficacia di sette test rapidi nel rilevare Omicron, di cui tre approvati dall’Oms: il Panbio Covid-19 Ag Rapid test device (della Abbott); lo Standard 69 Q Covid-19 Ag (della SD Biosensor/Roche) e il Sure Status (della Premier Medical Corporation). Lo studio, che deve essere ancora rivisto e convalidato da altri ricercatori, conferma quanto scoperto dalla Fda. “C’è una tendenza a una minore sensibilità dei test antigenici nei confronti della variante Omicron”.

La minor sensibilità di 7 test rapidi nel rilevare la variante Omicron
La minor sensibilità di 7 test rapidi nel rilevare la variante Omicron

Nel grafico elaborato dagli studiosi (che trovate qui sopra), si vede chiaramente la minor capacità dei test rapidi di individuare il ceppo che sta velocemente diventando dominante a livello globale.

 

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Cosa bisogna fare

Come sottolinea la Fda, se avete sintomi da Covid-19, anche se risultate negativi a un test rapido, sarebbe meglio isolarsi e procedere alla prenotazione di un test molecolare. Questo tipo di analisi, infatti, garantisce una maggiore accuratezza e un minor numero di falsvi negativi.

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