Giovedì 18 Aprile 2024

Tabaccaio uccide ladro a Ivrea, giallo sulla dinamica. Dubbi sul foro di entrata

Un solo colpo mortale e "nessuna colluttazione". Eseguita l'autopsia, ma il procuratore capo invita alla prudenza. E si cercano ancora i proiettili

Il procuratore di Ivrea Giuseppe Ferrando all'esterno della tabaccheria (Ansa)

Il procuratore di Ivrea Giuseppe Ferrando all'esterno della tabaccheria (Ansa)

Ivrea (Torino), 11 giugno 2019 - E' giallo sulla dinamica di quanto avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì a Pavone Canavese (Torino), dove un moldavo di 25 anni è stato ucciso dal proprietario di una tabaccheria durante un tentativo di furto. Sul corpo di Ion Stavila è stata eseguita l'autopsia, che - a detta dell'Ansa - rivelerebbe una diversa 'verità' rispetto a quella raccontata dal tabaccaio Marcellino Franco Iachi Bonvin. Quest'ultimo ha infatti raccontato di essere sceso in cortile e aver avuto una colluttazione con il giovane, ma secondo quanto riporta l'Ansa, che cita i primi esiti degli esami, il colpo mortale sarebbe invece stato inferto dall'alto (probabilmente sparato dal balcone di casa) perché la ferita sul petto non sarebbe quella del foro di ingresso, ma quello d'uscita del proiettile. Il ladro sarebbe stato quindi colpito mentre si trovava sul marciapiede, dove è stato trovato già morto dalla polizia.

Ben più prudente sul trarre conclusioni invece il procuratore capo di Ivrea, Giuseppe Ferrando, che al Tg3 Piemonte ha commentato i risultati dell'esame eseguito stamattina sul cadavere.  "L'autopsia ha accertato un unico colpo trapassante, che ha colpito il cuore nel lato destro. C'è un foro di entrata e uno di uscita, ma non possiamo ancora stabilire qual è il foro di entrata e quello di uscita". Nella pistola, un Revolver 357, sono stati trovati sette bossoli, ma dei proiettili per ora non si è trovata traccia, come ha spiegato sempre il magistrato. 

E il procuratore si è espresso con prudenza anche per quanto riguarda il luogo in cui il moldavo è stato raggiunto dal proiettile. "È possibile - ha aggiunto - che non sia crollato sul posto, quando è stato colpito, ma abbia fatto ancora alcuni passi". Ad Askanews, Ferrando ha spiegato che "non c'è stata colluttazione", ma che quanto al fatto che il colpo sia stato sparato da vicino o da lontano "non si può dire con certezza". Attualmente il 67enne tabaccaio è indagato per eccesso di difesa colposo.