Svolta Superbonus Cambiano le regole Più facile cedere i crediti bloccati

In caso di truffa rischia solo chi ha agito con dolo o colpa grave. Il Senato dà il via libera al decreto Aiuti bis da 17 miliardi

di Claudia Marin

Superbonus, si cambia ancora. Dalla cessione dei crediti alle scadenze

 

Scatterà solo per dolo o colpa grave la responsabilità per la cessione dei crediti legati al Superbonus e agli altri bonus dell’edilizia: il che significa che tutti i soggetti interessati alla misura (dai tecnici, alle imprese, alle banche) non saranno chiamati in causa "in solido" in caso di truffe e irregolarità, ma solo quando abbiano preso parte direttamente a eventuali illeciti. È questa la formula tecnica che è servita a sbloccare non solo le attività legate al 110 per cento (con oltre 50 mila imprese con crediti fermi e liquidità al lumicino), ma anche una complessa partita politica che ha visto contrapposti soprattutto i grillini e la Lega, da una parte, e il Pd e il premier dall’altra. Il risultato dello sblocco, sul piano concreto, va ben oltre la materia specifica, perché, insieme con l’accordo sul via libera all’emendamento per i crediti fermati, arriva anche il semaforo verde del Senato sia per il decreto Aiuti-bis da 17 miliardi di euro per contrastare il caro-energia sia (con 182 voti favorevoli, nessuno contrario e 21 astenuti) sia l’ok all’utilizzo di altri 6,5 miliardi di euro nel prossimo provvedimento (Aiuti-ter) anti-rincari del governo (214 sì, all’unanimità). Domani tocca alla Camera.

Soddisfatti, almeno in parte, i vertici delle associazioni di categoria (dai costruttori alla Confartigianato, alla Cna) per un intervento che servirà a mobilitare risorse e a scongiurare il fallimento di migliaia di imprese. Nella stessa direzione va il commento del Presidente dell’Abi, l’Associazione bancaria, Antonio Patuelli:"L’approvazione dell’emendamento al decreto legge Aiuti bis in tema di cessione di tali crediti è un passo in avanti e può contribuire a riavviare il mercato degli acquisti di tali bonus. È ora importante che l’Agenzia delle Entrate adegui il contenuto della circolare dello scorso giugno, in modo che si creino le condizioni più favorevoli per l’acquisto dei bonus edilizi".

Ma torniamo al merito. La schiarita è arrivata in mattinata, quando il sottosegretario all’economia, il leghista Federico Freni, si è presentato all’avvio dei lavori con l’attesa riformulazione, annunciando: "Accontenterà tutti". La soluzione trovata prevede che la responsabilità in solido nella cessione dei crediti di bonus edilizi e superbonus si configuri solo se il concorso nella violazione avviene "con dolo o colpa grave". E stabilisce che, per i crediti sorti prima della stretta anti-frode del novembre 2021, i soggetti diversi da banche, intermediari finanziari e assicurazioni, debbano acquisire l’asseverazione ex post.

Non solo sono tutti felici a partire da FdI, ma parte la corsa ad intestarsi il merito. di una soluzione che salva 40mila imprese edilizie. Conte attacca: "Ora Letta chieda scusa e con lui tutti gli altri". Il Pd replica secco: si scusi lui di aver fatto cadere governo. Secca la Lega: "Salviamo gli onesti e blocchiamo le frodi".