Svolta a Catanzaro, la destra perde la roccaforte

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La sfida tra i professori universitari se l’aggiudica il canonista Nicola Fiorita. A Catanzaro, l’unico capoluogo di regione chiamato alla contesa in questa tornata di ballottaggi, Nicola Fiorita (foto), ordinario all’Università della Calabria e candidato sindaco di centrosinistra e M5s, ha distanziato il candidato del centrodestra Valerio Donato: 58,6% contro 41,4%.

La città, fino a ieri amministrata da Sergio Abramo di Coraggio Italia, la formazione moderata di Giovanni Toti, passa così al centrosinistra.

Fiorita, figlio d’arte, se è vero che il papà è stato primo cittadino proprio a Catanzaro, è riuscito nel ribaltone dell’esito del primo turno. Due settimane fa, infatti, era stato l’avversario Donato, docente di Diritto privato all’università della Magna Grecia, a prevalere nelle preferenze con un 44% dei consensi contro il 31,7%. Al ballottaggio la mossa di Fratelli d’Italia, se è servita a ricompattare, sul nome di Donato, il centrodestra a Catanzaro, rispetto a un primo turno nel quale lo schieramento si era presentato diviso in tre tronconi, non è riuscita a determinare la vittoria.

A Fiorita, attivo nel volontariato con esperienza in Libera, e nell’agricoltura sostenibile, sono arrivati i complimenti della direzione del Partito Democratico per un successo che non era affatto preventivato in una città a storica trazione di centrodestra.

Fiorita e la sua coalizione saranno chiamati a guidare il capoluogo calabrese per i prossimi cinque anni senza tuttavia poter contare sulla maggioranza in consiglio comunale.