Svezia e Finlandia nella Nato, l’ira di Putin

La richiesta di entrare nell’Alleanza potrebbe arrivare entro giugno. Il Cremlino ha subito inviato mezzi militari e uomini al confine

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Sanna Marin,.

di Alessandro Farruggia

Finlandia e Svezia potrebbero formalmente candidarsi ad entrare nella Nato tra la fine di aprile e i primi giorni di giugno, comunque prima del vertice Nato di Madrid del 29 e 30 giugno. La decisione è cautamente supportata dai due governi e verrà a presa a stretto giro dai due parlamenti.

Per Putin sarebbe un altro risultato fortemente negativo dell’invasione dell’Ucraina: invece di dividere la Nato la allargherebbe, spingendo all’adesione due Paesi che sono stati sinora neutrali. Il Cremlino infatti è irritato. "Un ulteriore allargamento della Nato non contribuirà alla sicurezza nel continente europeo. Sarebbe un errore", ha commentato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Mosca aveva già messo in guardia Stoccolma e Helsinki, avvertendo che "l’adesione avrebbe avuto conseguenze politiche e militari". E ieri, per intimidire finlandesi e svedesi, veicoli militari russi sono stati avvistati vicino al confine con la Finlandia: un filmato mostra lo spostamento di uomini e mezzi missilistici antiaerei e antinave. Ma i due Paesi non si fanno intimidire. Anzi proprio i movimenti di truppe russe ai loro confini li spingono ad agire.

"Dobbiamo porci la domanda – ha detto la premier finlandese Sanna Marin, al termine del suo incontro a Stoccolma con la premier svedese Magdalena Andersson – su come evitare di finire come l’Ucraina. La Finlandia prenderà nelle prossime settimane la decisione finale sulla sua richiesta di adesione alla Nato, e sarebbe positivo se Finlandia e Svezia si potessero coordinare su una decisione comune". "Non posso indicare una data esatta – ha aggiunto – però la decisione sarà presa rapidamente: sarà una questione di settimane piuttosto che di mesi".

La premier svedese Magdalena Andersson non si è sbilanciata ("Bisogna soppesare tutti i pro e i contro. Allo stesso tempo, non vedo alcun motivo per rinviare la decisione"), ma secondo l’autorevole quotidiano svedese Svenska Dagbladet la Svezia intende presentare la sua richiesta di ingresso a giugno, nel corso del summit dell’Alleanza. Secondo l’istituto demoscopico Yle, in Finlandia il supporto a una adesione alla Nato è salito in due settimane dal 53% al 62% e i contrari sono scesi dal 28% al 16%. In Svezia secondo l’istituto Kanto-Sifo il caso di adesione alla Nato della Filandia i favorevoli sono il 59% (con il 17% di contrari) mentre in caso di non adesione della Finlandia i favorevoli sono il 41%, i contrari il 26% e gli incerti il 33%.

Il governo di Helsinki ha intanto presentato al Parlamento un libro bianco sulla sua situazione strategica dopo l’invasione russa dell’Ucraina. "Senza l’adesione alla Nato – osserva il rapporto – la Finlandia non gode di adeguate garanzie di sicurezza in caso di attaccio russo. La possibile adesione alla Nato di Finlandia e Svezia alza la soglia per l’uso della forza militare nell’area del Mar Baltico, aumentando la deterrenza, rafforzando la stabilità della regione a lungo termine", anche se a breve le tensioni ipossono aumentare. "L’adesione simultanea di Finlandia e Svezia – sottolina il rapporto – renderebbe più facile prepararsi e rispondere alla reazione della Russia".