Mercoledì 24 Aprile 2024

Suppletive flop a Roma, al Pd l’ultimo grande elettore

Affluenza in picchiata alle suppletive di Roma centro, utili a eleggere il Grande elettore numero 1.009 del prossimo capo dello Stato. Il seggio lasciato libero dal sindaco Roberto Gualtieri (e ancora prima dal commissario Ue Paolo Gentiloni) è stato conquistato ancora dal Pd: vince Cecilia D’Elia, portavoce nazionale delle donne dem, con il 60%. Dunque il centrosinistra avrà un voto in più alle prossime elezioni per il Colle. "Grazie ai romani, onorerò l’impegno", il primo commento della neo deputata. "Donna determinata e competente che arricchirà il Parlamento", esulta Gualtieri. Ma ancora una volta a “vincere“ metaforicamente è l’astensione. Erano chiamati alle urne circa 185mila elettori e solo una minima parte ha risposto all’appello: alle 23 appena l’11,33%. L’ultima volta, marzo 2020, la percentuale alla stessa ora era stata del 17,66%, oltre sei punti in più. Che il pienone alle urne fosse un lontano miraggio si era capito già alle 12, quando era andato a votare solo il 3,18% (quasi la metà di quel già basso 5,83% registrato due anni fa) e alle 19 col 9,58% (era 14,86%).

Pochi elettori, dunque, ma risultato chiaro e definito già da inizio spoglio: a Montecitorio andrà D’Elia, 58 anni, sinistra dem. E proprio per questo, in realtà il centrosinistra non era arrivato unito alle elezioni. Il M5s non ha presentato un candidato (dopo aver accarezzato l’ipotesi Giuseppe Conte) e il Pd ha sperato di ottenerne i voti. Italia Viva ha invece schierato Valerio Casini, consigliere comunale della lista Calenda, che ha sfiorato il 13% ("Risultato straordinario", dice il coordinatore nazionale Ettore Rosato), piazzandosi alle spalle della candidata di centrodestra Simonetta Matone, già schierata alle ultime comunali nel ticket con Enrico Michetti. Erano in corsa anche Beatrice Gamberini per Potere al Popolo e l’indipendente Lorenzo Vanni.