Supermercati, edicole e farmacie. Ecco dove non verrà chiesto il pass

Servizi esenti dall’obbligo, decreto in arrivo. Accesso libero anche dai veterinari

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La spesa al supermercato, la farmacia, l’ospedale, l’ambulatorio del medico di base o il veterinario. Una denuncia se si è vittime di reato o per esigenze urgenti di tutela dei minori. A comprare il giornale in edicola e fare acquisti in tabaccheria. Sono queste alcune eccezioni all’obbligo di Green pass per l’accesso a servizi e attività commerciali in arrivo con il Dpcm previsto dall’ultimo dl Covid, pronto in queste ore. A essere consentite senza certificato (base o rafforzato) dovrebbero essere le esigenze alimentari (ma non nelle attività di somministrazione, come i bar) e quelle sanitarie, oltre a quelle di giustizia e pubblica sicurezza. L’ultimo decreto Covid, che ha introdotto tra l’altro l’obbligo di vaccino per gli over 50, prevede dal 20 gennaio l’obbligo di presentare il Green pass base o il Super Green pass per l’accesso ai servizi alla persona e per i colloqui in carcere, e dal 1 febbraio l’obbligo di pass anche per l’ingresso negli uffici pubblici, in posta, in banca e nelle attività commerciali. Il governo ha 15 giorni di tempo (dall’entrata in vigore del decreto l’8 gennaio) per esentare con un Dpcm le attività necessarie "per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona".

Il governo sta ancora lavorando al Dpcm – la proposta sarà del ministero della Salute "d’intesa con i ministri dell’Economia e delle finanze, della Giustizia, dello Sviluppo economico e della Pubblica amministrazione – e, sempre secondo quanto si apprende, questa volta non si dovrebbe procedere, come accaduto in passato, a individuare le attività attraverso i codici Ateco.

red. int.