Martedì 16 Aprile 2024

Super variante a New York, vaccini a rischio

La variante del Covid più forte del vaccino potrebbe riportare New York indietro di un anno, quando la Grande Mela divenne il focolaio mondiale. È il secondo giorno consecutivo di sole, sessantamila bambini sono tornati a scuola, i ristoranti sono tornati a riempirsi e tra dieci giorni riapriranno cinema e teatri. Ma la rinascita della città potrebbe fermarsi subito e far ripiombare New York nell’incubo del virus. Citando dati della Columbia University, il New York Times ha parlato di una mutazione del Covid su cui il vaccino non avrebbe effetti, che si sta diffondendo in molti sobborghi.

La ‘super variante’ sarebbe stata individuata per la prima volta il 20 novembre, identica a quella registrata per la prima volta in Sudafrica. È stata chiamata B.1.351: è un virus più aggressivo, capace di ‘aggirare’ l’attacco del vaccino. Nelle ultime due settimane, dei casi di positività registrati il 12,7 per cento riguarda la variante sudafricana, un picco di contagi che arriva dopo una crescita costante registrata da fine dicembre. All’ingresso del Mount Sinai Hospital, in Madison Avenue, c’è il morbido via vai degli ultimi mesi. Medici e infermieri sembrano imperturbabili, ma l’allarme è presente. Basta parlare di ’nuova variante’ e rispondono subito sì, per niente sorpresi. "Stiamo monitorando - spiega un addetto del Covid-19 Care Center - ma abbiamo letto di questo inquietante aumento dei casi".

Al Langone Hospital, in Upper East Side, non fanno entrare se non con prenotazione, ma concedono di dare informazioni per telefono. "Abbiamo visto anche noi la notizia della super variante - spiegano dalla reception - c’è chi invita a essere scettici, non esistono dati ufficiali, almeno per ora, ma le varianti ci sono da tempo. Che dire? Non è una notizia rassicurante".