Super Green pass al lavoro: cosa cambia da oggi. Domande e risposte

Faq più pertinenti sulle regole che scatteranno il primo e il 15 febbraio

Roma, 31 gennaio 2022 - Il mondo del lavoro da oggi inizia a fare i conti con l'obbligo vaccinale e il super Green pass. Dal 1 febbraio scatta la multa di 100 euro per chi ha più di 50 anni e non si è messo in regola con la vaccinazione. E dal 15 di febbraio anche recarsi al lavoro senza pass potrebbe costare da 600 a 1.500 euro per i lavoratori, e 400 a 1.000 per i datori che non controllano. Ecco le domande e le risposte più pertinenti sul super green pass, vaccinazione e lavoro.

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Super Green pass e il lavoro
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Sommario

1) Cosa cambia con l'entrata in vigore del Decreto legge 1/2022 del 7 gennaio?

A partire dall’8 gennaio 2022 e fino al 15 giugno 2022, l’estensione dell’obbligo vaccinale è prevista per tutti coloro che abbiano compiuto il cinquantesimo anno di età; dal 15 febbraio 2022, per i lavoratori pubblici e privati che abbiano compiuto 50 anni, sarà necessario possedere ed esibire il Green pass rafforzato per l'accesso ai luoghi di lavoro.

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2) L’obbligo è solo per il ciclo primario di vaccinazione?

No, l'obbligo è per coloro che alla data del 1° febbraio 2022 non abbiano iniziato il ciclo vaccinale primario, non lo abbiano completato nei termini previsti dal Ministero della Salute (21 giorni per vaccino Pfizer e 28 per vaccino Moderna) e coloro che al 1° gennaio non abbiano effettuato la dose di richiamo successiva al ciclo primario entro i termini di validità del green pass precedentemente ottenuto.

3) L'obbligo vaccinale varrà solo per gli Over 50?

Anche per altre categorie. Dal 1° febbraio 2022 diventa attivo l’obbligo vaccinale anche per il personale delle università e delle istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica, obbligo che  era già obbligatorio per il personale amministrativo sanità, docenti e personale amministrativo scuola, militari, forze di polizia e di soccorso pubblico e da ancor più tempo per il personale sanitario e delle RSA.

4) Chi lavora in smart working è sottoposto all'obbligo di Green pass? A chi spettano i controlli?

Tutti i lavoratori over 50 e appartenenti alle categorie sottoposte ad obbligo devono vaccinarsi, ma quando il lavoratore svolge la propria attività in regime di smart working non è obbligatorio controllare il suo Green pass. Il controllo da parte del datore di lavoro è previsto solo quando vi è un accesso ai luoghi di lavoro.

5) Il Datore di lavoro può delegare il controllo dei Green pass?

Il datore di lavoro può delegare i controlli con una specifica delega scritta. È  preferibile nominare almeno due delegati per ogni unità produttiva, in modo tale che venga sempre assicurata l'attività di verifica e controllo dei Green pass anche in caso di assenza di un delegato. 

6) I lavoratori under 50 potranno comunque accedere al luogo di lavoro con un Green pass base? 

Assolutamente si.

7) Quando scatta l'obbligo di green pass rafforzato per accedere in azienda? Fino a quando è previsto?

A partire dal 15 febbraio 2022 per gli over 50 e per tutti coloro che compiranno 50 anni entro il 15 giugno 2022.

8) Cosa deve fare il datore di lavoro se un lavoratore che è entrato in azienda senza Green pass oppure con Green pass falso?

Se è entrato nel luogo di lavoro eludendo i controlli il datore di lavoro deve allontanare il dipendente ed a inviare una segnalazione alla Prefettura ai fini dell'applicazione della sanzione amministrativa relativa. L'azienda può anche attivare un procedimento disciplinare in quanto il dipendente ha adottato condotte contrarie alla legge.

9) Come devono comportarsi i lavoratori che non possono vaccinarsi per comprovati motivi di salute?

Il decreto stabilisce che l'obbligo vaccinale non sussiste in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale dell'assistito o dal medico vaccinatore. In questi casi la vaccinazione può essere omessa o differita. In caso di esenzione il datore di lavoro non potrà sospendere il lavoratore ma dovrà assegnargli mansioni diverse (anche smart working) senza sospensione della retribuzione.

10) E’ possibile sostituire un lavoratore senza Green pass rafforzato?

Per tutte le aziende, fino al 15 giugno 2022, dopo il quinto giorno di assenza ingiustificata, il datore di lavoro può sospendere il lavoratore. La sospensione è senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del posto di lavoro. Per la durata corrispondente l'azienda può stipulare un contratto di lavoro per la sostituzione, per un periodo non superiore a 10 giorni, rinnovabili fino al termine del 31 marzo 2022,

11) Quali sono le sanzioni sono previste per lavoratore e datore di lavoro in caso di prosecuzione dell'attività senza green pass rafforzato?

I datori di lavoro sono tenuti a verificare il rispetto degli obblighi di legge e, in mancanza di tale controllo, si applicherà la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da Euro 400,00 a 1.000,00. Per i dipendenti, nel caso di accesso in azienda senza Green pass rafforzato si applicherà la sanzione amministrativa da Euro 600,00 ad Euro 1.500,00 (ferme restando le eventuali conseguenze disciplinari).

12) Che fare se il Green pass di un lavoratore, risultato idoneo durante un primo controllo, a seguito di una successiva verifica a campione apparisse non più valido?

Il lavoratore con Green pass scaduto durante l'orario di lavoro (ma valido all'accesso), può continuare a lavorare ed ha diritto ad essere retribuito per la giornata intera. Una FAQ del Governo precisa che la scadenza del Green pass durante l'orario di lavoro non necessità l'allontanamento del lavoratore. Ovviamente dal giorno successivo il Green pass non sarà più valido e quindi l'accesso è interdetto.

13) Il controllo del Green pass rafforzato per gli over 50 per accedere al luogo di lavoro deve essere effettuato anche per i clienti, fornitori e consulenti esterni?

Va effettuato su tutti coloro che entrano in luogo di lavoro per motivi professionali. Compresi quindi i collaboratori esterni o i dipendenti di ditte che effettuano manutenzione.

14) Che deve fare il lavoratore che riceve un avviso di sanzione (100 euro) da parte del ministero della Salute?

Nel caso riceva l'avviso di procedimento ha 10 giorni di tempo per comunicare all'Asl eventuali certificati che attestino l’esenzione dall’obbligo. L'Asl ha altri 10 giorni per verificare la validità della documentazione e trasmettere all’Agenzia delle Entrate una attestazione che certifichi l’insussistenza dell'obbligo vaccinale o l'impossibilità ad adempiervi. In caso contrario l'Agenzia delle Entrate invierà entro 180 giorni un avviso di addebito immediatamente esecutivo. Si può fare opposizione presso il Giudice di pace. 

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