Martedì 23 Aprile 2024

Suore di clausura commissariate, sui social tifo da stadio per le monache: "Resistete"

Le religiose del monastero di Pienza - sotto la lente del Vaticano per attività su Facebook e mercatini - si oppogono al cambio di guida spirituale. Sul web tanti messaggi di solidarietà

Il caso delle suore benedettine di clausura sta scatenando una bufera

Il caso delle suore benedettine di clausura sta scatenando una bufera

Siena, 22 febbraio 2023 - Le monache di clausura del monastero di Pienza, commissariate dal Vaticano a quanto pare per una serie di iniziative web che non sono state apprezzate, in queste ore stando riscuotendo il sostegno via social. Tra un "forza monache, non mollate", "resistete, sono con voi", e qualcuno che suggerisce al Papa di pensare piuttosto a risolvere il giallo di Emanuela Orlandi, sul web è ormai tifo da stadio per le monache di clausura.

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Cosa è successo

Tredici suore benedettine di clausura, arrivate in Val d'Orcia nel 2017, hanno aperto una pagina Facebook del monastero Maria Tempio dello Spirito Santo proponendo forme di ospitalità nel convento, oltre a pratiche commerciali con mercatini nel giardino della struttura. Una mossa non piaciuta alla Santa Sede. E così, il 13 febbraio, è arrivato l'annuncio della sostituzione della madre superiora, suor Diletta, un passato come maresciallo della Forestale, per decreto del Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita apostolica. Le monache però hanno fatto quadrato attorno a madre Diletta, respingendo con forza l'arrivo della nuova guidata spirituale.

Tifo social per le suore

"Riteniamo incredibile - scrive una supporter delle suore - che si voglia soffocare la vostra gioiosa apertura al mondo di noi laici, nelle forme e nei modi comunicativi propri dei nostri tempi". C'è poi chi parla di "violenza psicologica contro le suore. Il Papa pensasse a risolvere il giallo di Emanuela Orlandi". Sono tantissime le manifestazioni di solidarietà nei confronti delle monache. "Sono ateo, ma W madre Diletta. Che per altro si chiama come si chiamava la mia mamma. Assurda la pretesa della Santa Sede e ancora più assurdo il sindaco. Forza Diletta e forza monache!". C'è persino chi, magari per sdrammatizzare, offre anche la propria stazza fisica pur di incoraggiare le suore e incitarle alla resistenza: "Sono con voi, se volete vi vengo a difendere, sono alto 1,90 per 110 kg. Avanti sorelle non piegatevi ai voleri di una chiesa che non ama la libertà di esprimere il vostro sogno di fede".

Cosa dice la Diocesi

La Diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza ha sintetizzato come stanno le cose al momento: "In data 13 febbraio sono stati notificati alle monache del monastero Maria Tempio dello Spirito Santo di Pienza dei decreti emessi dal Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica. Questi decreti sono il risultato di una visita apostolica, decisa dal Dicastero mesi fa, prima dell'arrivo del cardinale Augusto Paolo Lojudice, come vescovo diocesano. Il Dicastero ha disposto il cambio della guida del monastero. La diocesi continuerà a sostenere la presenza dell'istituzione religiosa, come ha sempre fatto in questi anni, contribuendo anche economicamente al pagamento delle utenze. Ovviamente il tutto deve svolgersi in obbedienza alle leggi civili e alle disposizioni canoniche e nell'accoglienza delle disposizioni della Santa Sede in comunione con la Chiesa. Alla data del 19 febbraio non risulta che sia stata data esecuzione alle disposizioni dei decreti della Santa Sede. Ci auguriamo che presto si possa trovare un accordo che preservi il bene di tutti. In tale contesto si rende presente che non sono autorizzate raccolte di denaro da inviare a conti del monastero o tantomeno intestati a persone fisiche".