Venerdì 19 Aprile 2024

Sull’abbonamento del bus il nome lo sceglie il trans

Le persone transgender non dovranno più indicare le generalità anagrafiche ma quelle di elezione

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La 15enne Greta ha vinto la sua battaglia. A Ravenna, prima città in Italia, le persone transgender potranno avere l’abbonamento del bus con l’indicazione del proprio nome di elezione e non di quello anagrafico. Una decisione presa dalla società di trasporto pubblico Start Romagna, grazie alla crociata avviata dalla studentessa con l’associazione ’Affetti oltre il genere’ fondata dai genitori. Da anni la ragazza ha avviato un percorso per un’autodeterminazione di genere, anche rivolgendosi al Tribunale chiedendo di cambiare nome e sesso (quest’ultimo non prima dei 18 anni), ma al momento per la burocrazia è un maschio. Per questo, anziché l’abbonamento, fin qui ha preferito acquistare il singolo biglietto nel tragitto casa-scuola.

Un episodio spiacevole ha cambiato le cose: un giorno, dimenticando il biglietto, al controllore ha dovuto pronunciare il nome registrato all’anagrafe. "Dopo quanto accaduto a Greta – racconta la madre Cinzia – ci siamo rivolti a Start, trovando un’azienda capace di ascoltare. La nostra associazione erogherà gratis una tessera con la quale persone transgender potranno chiedere l’abbonamento".