Vaccini Covid, il dg Aifa: "C'è un'overdose di comunicazione"

"Si è creato un clima di confusione che non ha favorito la fiducia. Serve rigore metodologico"

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di Valerio Baroncini

Nicola Magrini, direttore generale dell’Aifa (l’Agenzia italiana del Farmaco), va dritto al punto e lo farà anche sabato al Festival della Scienza Medica di Bologna: "Un’eredità di questa pandemia? Che in condizioni di completa incertezza, di fronte a un fenomeno nuovo, la scienza deve garantire gli strumenti di rigore metodologico che possono anche portare ripensamenti e correzioni senza che ciò sia percepito come un fallimento, ma piuttosto come la fiducia di sapere evolvere e modulare scelte e raccomandazioni a fronte di nuove evidenze scientifiche che si accumulano progressivamente".

Ma ci sono cittadini sfiduciati.

"La percezione dell’importanza di questi risultati scientifici, tuttavia, è stata spesso minimizzata in un clima di confusione e sfiducia che certo non si è giovato di una ‘overdose comunicativa’ che ha spesso fornito affermazioni contrastanti e troppo polarizzate anche politicamente".

Quotidianamente vediamo cortei di dissenso contro vaccini e green pass.

"Lo scetticismo nei confronti delle vaccinazioni esiste fin dagli inizi della vaccinologia. La cosiddetta ‘esitazione vaccinale’ aveva assunto connotati gravi già prima del Covid. Si tratta di un fenomeno complesso, sicuramente sostenuto e amplificato dalla facilità con cui chiunque può reperire informazioni contrastanti su internet, e anche da molte altre motivazioni che spesso non hanno niente a che fare con i vaccini".

Quindi?

"È urgente e necessario sviluppare sistemi istituzionali e competenze organizzative a livello locale, nazionale e globale al fine di identificare, monitorare e indirizzare proattivamente l’esitazione vaccinale, di rispondere

tempestivamente ai movimenti anti-vaccinatori in caso di disinformazione o di potenziali eventi avversi. Un altro aspetto fondamentale è l’urgenza di condividere il più possibile le ragioni delle scelte vaccinali garantendo una comunicazione chiara e trasparente".

Pillola anti-Covid: Quali sono i tempi?

"Al momento sono in fase avanzata di studio almeno tre farmaci antivirali orali. In particolare, l’agenzia europea Ema ha già iniziato, il 25 ottobre, il procedimento di rolling review per l’antivirale Molnupiravir".

Come si potrebbe estendere la terza dose a tutta la popolazione?

"La dose booster, con vaccino a mRNA, è stata dapprima raccomandata nei soggetti a maggior rischio come ultraottantenni, immunodepressi e operatori sanitari. Poi si sono aggiunti i soggetti di età sopra i 60 anni e quelli con fragilità o patologie associate di ogni età. Per tutta la popolazione si vedrà gradualmente anche rispetto alla copertura vaccinale che rimane buona in Italia".

Le scuole sono terreno aperto per i focolai. È favorevole al vaccino agli under 12?

"Negli Stati Uniti, per la fascia di età 5-11 anni, è stato confermato un rapporto beneficiorischio positivo del vaccino Pfizer. In Europa la valutazione dei dati è attualmente in corso e la decisione è prevista per metà dicembre".