Martedì 16 Aprile 2024

Stupro di gruppo in villa, indagini chiuse Grillo jr rischia il processo per violenza sessuale

L’inchiesta aperta nel 2019 dopo la denuncia choc di una studentessa milanese al suo rientro in città

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A fine luglio del 2019 rientrò a Milano dalle vacanze in Sardegna. Qualcosa la turbava. La madre riuscì a farsi raccontare tutto e convinse la ragazza, 20 anni, studentessa, milanese di origine scandinava, aspirazioni da modella a fare denuncia. La giovane si presentò al comando dei Carabinieri e riferì cosa le era successo dieci giorni prima in Costa Smeralda. Il 16 luglio era stata al Billionaire con un’amica. Incontrarono dei ragazzi e finirono la serata in una villa del Pevero, a Porto Cervo. A fare gli onori di casa Ciro Grillo, allora 18enne, figlio di Beppe, proprietario dell’abitazione. Divertimento, risate e alcol. Ma poi lei, raccontò, venne stuprata dai quattro ragazzi mentre l’amica dormiva. Un video confermerebbe i rapporti sessuali. La denuncia fu trasmessa alla Procura di Tempio, competente territorialmente sulla Costa Smeralda. Il procuratore Gregorio Capasso e la sostituta Laura Bassani avviarono subito le indagini e dopo oltre un anno il cerchio accusatorio si è stretto attorno a Ciro Grillo, Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria, tutti indagati per violenza sessuale in concorso.

I magistrati hanno chiuso l’inchiesta: il prossimo passo sarà la richiesta di rinvio a giudizio. "Mi hanno violentata", sostiene la studentessa assistita da Giulia Bongiorno, avvocato e senatrice leghista. "Era consenziente", si difendono Grillo e gli amici, supportati dal loro pool di avvocati. Parvin Tadjik, madre di Ciro, dormiva nell’appartamento accanto a quello in cui si sarebbe consumata la violenza, ma agli inquirenti ha detto di non essersi accorta di niente. Il riserbo dei magistrati per ora è massimo. E bocche cucite anche dai difensori. "Non è il momento di fare dichiarazioni, ancora non abbiamo ricevuto tutti gli atti, commentare è prematuro, parleremo nelle sedi e al momento opportuno", ha tagliato corto l’avvocato Vella.

red. int.