Giovedì 18 Aprile 2024

Stupinigi, lacrime da statua di Gesù. Il precedente del pianto della Madonnina

L’icona fa gridare al miracolo: "Gesù piange". La Curia indaga. I dubbi infiammano il web. Nel 1995 il caso di Civitavecchia durò per settimane e dopo 27 anni continuano i pellegrinaggi

La statua del Cristo piangente di Stupinigi viene portata via per degli esami

La statua del Cristo piangente di Stupinigi viene portata via per degli esami

Torino, 15 dicembre 2022 - Audrey Hepburn diceva che chi non crede ai miracoli non è un realista. È realistico pensare che una statua di gesso possa piangere sangue? È pazzo chi risponde di sì o chi rifiuta l’ultima possibilità di un segnale dal cielo? C’è molta agitazione in questi giorni a Stupinigi, proprio dietro la casa di caccia dei Savoia, dove l’8 dicembre alle 18.30 Gesù ha cominciato a lacrimare e lo ha fatto per quattro volte, ripreso dai telefonini. Il giorno dell’Immacolata, a un passo dal Natale: più simbolico di così. Il pellegrinaggio dei fedeli è subito iniziato, la Curia indaga, i dubbi infiammano il web. Vere lacrime che sono un messaggio per noi, dice qualcuno su Facebook, assicurando che la testa non era bagnata, che non si trattava di resina caduta dagli alberi.

Il sito Bufale.net non si lascia impressionare: come mai la goccia ripresa all’angolo dell’occhio sinistro resta immobile per tutto il tempo della registrazione? Miracolo sì, miracolo no. Si faranno esami sul liquido sgorgato, radiografie per scoprire eventuali trucchi. Ma i fedeli presenti giurano che le lacrime erano autentiche, copiose. E presidiano quel luogo in cui succede di tutto. Per sette anni nello spiazzo dove c’è la sua statua, accanto a una quercia enorme, la Madonna è apparsa ciclicamente. Qui abitano la speranza ma anche la droga e la prostituzione. Forse c’è lo zampino del diavolo, forse essere realisti non è mai abbastanza. Le icone cristiane con i lucciconi sono tantissime. In molti casi la frode è probabile, in altri sono state trovate spiegazioni naturali. Nel 2001 a Deume, in Olanda, ha cominciato a piangere anche una statua di Elvis Presley. Ma per gli italiani resta memorabile la storia della Madonnina di Civitavecchia, che sfidò la ragione nel giorno della candelora davanti alla piccola Jessica Gregori di 6 anni. Pianse davanti a lei il 2 febbraio 1995 e poi altre 14 volte fino al 15 marzo.

Pianse addirittura fra le mani del vescovo, monsignor Girolamo Grillo, costretto a smentire se stesso: "È una delle tante Madonne che piangono – disse prima –. Tutta bianca, con la scritta in basso ‘Medjugorje’. Ma vedrete che tutto finirà in una bolla di sapone". La Regina della Pace, sistemata in una nicchia del giardino della famiglia Gregori in località Pantano, lacrimò l’ultima volta proprio nelle sue mani e per poco il monsignore non ebbe un infarto. Allora fece il possibile per spianare la strada a un riconoscimento ufficiale, che non c’è mai stato, anche se fu appurato che non c’erano trucchi e che il sangue era umano. Madre Teresa di Calcutta incontrò i Gregori e pregò insieme a loro. Giovanni Paolo II il 9 giugno 1995 volle la Madonnina in Vaticano, le consegnò il suo rosario e controfirmò una dichiarazione di monsignor Grillo con la quale affermava di credere alla soprannaturalità dell’evento. Un atto privato, certo, ma pur sempre del Papa. Dal 17 giugno 1995 continua il pellegrinaggio davanti alla teca nella Chiesa di Sant’Agostino, dove è stata portata l’icona, anche se c’è stata una naturale selezione tra fanatici e fedeli. È lì che si vanno a portare preghiere ed ex voto, come probabilmente succederà a Stupinigi e in tutti i posti dove un oggetto realisticamente inanimato si commuove. I teologi sono cauti senza escludere che nelle lacrime si nasconda un messaggio. Una madre che piange è preoccupata per la sorte dei figli, figuriamoci se a piangere è Cristo: forse la situazione richiede una scorta di fazzoletti.