Studenti italiani bloccati a Malta "Nessun rientro anche per i negativi"

La legge impone 14 giorni di quarantena. Il governo chiude le scuole di lingua

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LA VALLETTA

Sono circa 130, tra studenti minorenni e accompagnatori, gli italiani bloccati a Malta per di un focolaio di Coronavirus scoppiato durante una vacanza studio. Ventuno persone — tra ragazzi e guide — sono risultate positive al Covid, mentre gli altri sono in isolamento perché entrati a contatto con i compagni contagiati. Solo alcuni sono maggiorenni: al momento si trovano tutte in un hotel Covid nella città di Qawra, dove dovranno passare un periodo di quarantena (che dovrebbe concludersi il prossimo 22 luglio). Secondo le norme locali, in caso di positività, la quarantena è obbligatoria e a pagamento fino al doppio tampone negativo. E la legge non consente il ritorno nel nostro Paese, nè per le persone positive nè per i contatti stretti negativi, per 14 giorni.Il cluster, si apprende, ha colpito anche ragazzi francesi e spagnoli. A parlare dei ragazzi bloccati nel Paese era stato il presidente del comitato "Cura Domiciliare Covid-19", a cui si è rivolta la mamma di una ragazza di Napoli per chiedere che venisse fornita assistenza ai giovani. Assistenza che l’Ambasciata italiana a La Valletta sta fornendo (nella foto l’ambasciatore Fabrizio Romano).

Di fronte all’aumento dei casi (al momento sono 359 le persone malate nell’isola tra cui i 21 italiani) il governo di Malta ha annunciato che dalla prossima settimana potranno entrare solo turisti che possono documentare l’avvenuta vaccinazione e che verranno temporaneamente chiuse le scuole di lingua inglese."Decisione non necessaria e sproporzionata", ha protestato la Federazione delle scuole di lingua inglese a Malta.

red. est