Davide Giri, la vita spezzata dello studente italiano che amava il calcio e il pianoforte

Ucciso a 30 anni mentre rientrava nel campus della Columbia University, era originario di Alba e conosciuto per il suo impegno nel volontariato

Davide Giri, in una foto tratta da Facebook

Davide Giri, in una foto tratta da Facebook

Roma, 3 dicembre 2021 - Amava il calcio e il pianoforte Davide Giri, lo studente italiano ucciso a coltellate mentre rientrava nel campus della Columbia University, in quello che doveva essere un normale giovedì sera. Appena 30enne, originario di Alba, nell'ultima foto postata su Facebook si mostra sorridente difianco a un amico e scrive 'fratellanza'. Questo era Davide, per come lo racconta chi l'ha conosciuto: non solo uno studente modello, partito dal Piemonte con il sogno di una brillante carriera accademica oltreoceano, ma anche un ragazzo buono, con una grande passione nel volontariato. 

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A New York era un dottorando in informatica presso la prestigiosa università della Columbia. I suoi studi, come riporta il suo curriculum, riguardavano le architetture e le metodologie di progettazione a livello di sistema per system-on-chip eterogenei, con particolare attenzione agli acceleratori hardware. Il punto di arrivo di un percorso partito dal Politecnico di Torinodove si era laureato con il massimo dei voti e gli onori, e portato avanti con la specializzazione in elettronica alla Tongji University di Shangai. Poi due master: il primo in ingegneria elettronica al Politecnico e il secondo alla University of Illinois, a Chicago.

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E così dal 2016 Giri, che aveva lavorato per Fiat Chrysler, stava frequentando la Columbia University di New York, dove svolgeva - si legge dal suo profilo Linkedin e da quello sulla Columbia - anche il ruolo di assistente, per approfondire gli studi di filosofia e design applicate alle scienze. Come tutti, viveva nel campus dell'università newyorkese, nella stanza 467 al Computer Science Building, al numero 500 West della 120th Street, poco distante da dove è stato tragicamente accoltellato. Fra i numerosi articoli e i tanti riconoscimenti, come riporta il Daily Beast, Davide non si era scordato di menzionare nel suo curriculum anche l'amore per il pianoforte classico e il calcio, oltre a citare la sua pluriennale esperienza come volontario per i campi estivi.

"Siamo davvero sconvolti dalla notizia, appena giunta, di questa tragedia. Davide era un ragazzo brillante, con tutta la vita di fronte, ed è inaccettabile quanto accaduto", è quanto ha dichiarato il sindaco di Alba, Carlo Bo. "Davide, ora a New York per motivi di studio, era molto conosciuto ad Alba - ricorda il primo cittadino - la sua famiglia è da sempre impegnata nel mondo del volontariato e della parrocchia, prima in Santa Margherita e ormai da diversi anni nel quartiere Mussotto. Il papà Renato è insegnante al liceo classico Govone, mentre la mamma Giuseppina è referente del doposcuola al Mussotto. Davide lascia anche i fratelli Michele e Caterina. Tutta la comunità è loro vicina in questo momento così difficile".