Utero in affitto e reato universale. I dubbi della giurista: "Non è come tortura e schiavitù”

Polemiche sulla proposta di perseguibilità anche all’estero. Bassu, ordinaria di diritto pubblico comparato: il tema è controverso. "L’argomento non è riconosciuto come un disvalore in tutto il mondo".

Una manifestazione contro l'utero in affitto

Una manifestazione contro l'utero in affitto

"Ogni maggioranza politica ha facoltà di elaborare e promuovere innovazioni legislative – ricorda Carla Bassu, ordinaria di diritto pubblico comparato all’Università di Sassari –. Ma il disegno di legge che intende trasformare la gestazione per altri, chiamiamola d’ora in poi Gpa, in un cosiddetto reato universale presenta a mio avviso carenze multiple sul piano giuridico".

Una manifestazione contro l'utero in affitto
Una manifestazione contro l'utero in affitto

Quali sono i reati ai quali, secondo Fratelli d’Italia, la Gpa merita di aggiungersi con annessa perseguibilità per le procreazioni all’estero?

"Genocidio, crimini di guerra e di aggressione (inclusi omicidio, stupro, schiavitù, persecuzione, sterminio e tortura), pulizia etnica, pedofilia, prostituzione minorile e traffico di esseri umani. Crimini troppo gravi per restare senza punizione in virtù di un disvalore assoluto universalmente riconosciuto. È un campo ben delimitato. La Gpa, o maternità surrogata che dir si voglia, non è assimilabile a questi orrori per obiettiva mancanza di requisiti".

Perché genera altra vita seppur in modo controverso (e in Italia vietato), anziché fabbricare dolore o morte?

"Questo è certamente un aspetto che ogni cittadino può valutare, e sul quale può concordare o meno, ma non ha stretta attinenza giuridica. Il tema fondamentale, nel caso della Gpa, è un altro ed è molto preciso".

Quale?

"L’assenza di un disvalore universalmente riconosciuto in questa pratica, difatti consentita e pienamente lecita in circa 20 nazioni. Perché non solo numerosi paesi non vietano la Gpa, ma addirittura la regolamentano e la promuovono all’interno dei propri sistemi sanitari. Viene così a cadere il presupposto fondamentale della giurisdizione universale: l’assenza di un disvalore comune della condotta sotto esame".

Approfondisci:

L'utero in affitto è un mercato. Quanto costa e quanto guadagnano le madri surrogate

Ci sono paesi amici, come l’Ucraina o come alcuni stati americani, nei quali la madre surrogata porta a termine la gravidanza in cambio di corrispettivo. E ci sono alleati storici dell’Italia, come il Canada, in cui la Gpa è solo altruistica, sottraendo quindi argomenti a chi evidenzia – non senza ragione – il rischio di sfruttamento femminile.

"Sono anche queste differenze profonde a minare la narrazione di chi vorrebbe elevare la Gpa a male assoluto. L’Italia dal 2004 la vieta sul territorio nazionale. Un sentimento trasversale anche alle diverse forze politiche. È una scelta sovrana e legittima. La proposta di trasformazione della Gpa in reato universale appare invece strumentale e mal calcolata".

Simuliamo il futuro. Se il Parlamento approvasse la norma in esame, il primo pm con notizia di reato che dovrebbe fare? Indagare gli italiani che ricorrono alla Gpa in Canada o in California? Con una gestante straniera? Nascerebbero conflitti insanabili. Infiniti.

"Un altro requisito cardine di ogni norma è la sua effettività. E anche questa manca, a mio parere, alla proposta in discussione. Perché per ogni supposta Gpa all’estero servirebbero indagini spropositate".

Approfondisci:

Adozioni, utero in affitto e diritti: cosa è permesso fare in Italia

Adozioni, utero in affitto e diritti: cosa è permesso fare in Italia

Insomma, meglio fermarsi?

"No, evolversi. Le società cambiano e il diritto è chiamato ad accompagnare le evoluzioni in corso. Io penso che non si possa affrontare il tema in esame senza mettersi nei panni delle centinaia di bambini nati all’estero con la Gpa".

Una tutela necessaria.

"Di più. Prioritaria. Se per la Gpa intervenisse la qualifica di reato universale, come dovrebbero sentirsi questi ragazzi? Come il frutto di un atto odioso? Stiamo parlando di giovani figli di coppie eterosessuali o omosessuali perfettamente inseriti nella società italiana. Sono loro i primi soggetti a cui pensare, al di là di ogni esigenza politica".