Stretta sui monopattini a noleggio. "Meno veloci e modelli più sicuri"

Le aziende dei mezzi in affitto corrono ai ripari: riduciamo la velocità da 25 a 20 chilometri orari "Metteremo frecce, doppio freno e ruote più larghe. Ma niente casco obbligatorio per gli over 18"

Il presidente dell’Anci Antonio Decaro in monopattino

Il presidente dell’Anci Antonio Decaro in monopattino

Sono ormai in tutta Italia, 42mila i mezzi censiti ad aprile. I monopattini in sharing hanno conquistato decine di centri, da Aprilia a Viareggio, da Milano a Modena, località di mare e città d’arte, 33 quelle censite finora da Assosharing – l’associazione che rappresenta la maggior parte delle aziende –, tra le ultime Reggio Emilia e Fiumicino, entro settembre Catania. Mentre l’Asaps mette in fila 44 località. Ma come si sta preparando alla stretta in arrivo un settore che dà lavoro a duemila persone – età media 27 anni – e conta milioni di utenti? Ecco una guida per punti. Premessa d’obbligo: la discussione con ministero e Anci è in corso.

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Come si regoleranno i nuovi limiti di velocità?

"Con un clic da remoto – risponde Matteo Tanzilli, 34 anni, presidente di Assosharing e head of public affairs di Helbiz –. Tutti i monopattini sono dotati di IoT, una centralina con una sim che è collegata a Internet e ti permette di ’parlare’ con l’applicazione presente sul cellulare. Dentro a questa centralina c’è anche il Gps. Questo quindi è il cervello del monopattino, controllato dalla piattaforma di ogni azienda per gestire l’area operativa. Vale per impostare i limiti di velocità a seconda della zona e per definire sulla mappa della città le no parking area". Oggi il monopattino può raggiungere 25 kmh, che diventano 6 kmh nelle aree pedonali. Assosharing propone invece di passare rispettivamente a 20 e a 10 kmh.

Casco obbligatorio per tutti

Se passa la proposta di prevedere la protezione non più soltanto per i minorenni – com’è oggi – ma anche per i maggiorenni, come si attrezzeranno le società? "L’estensione all’intera platea degli utilizzatori, soprattutto in un servizio di sharing, creerebbe un’anomalia tutta italiana e sarebbe necessario studiare delle soluzioni che andrebbero programmate con le istituzioni", risponde Tanzilli. Potrebbero essere box sistemati nelle aree di parcheggio? Ancora tutto da vedere. Aggiunge Luigi Altamura, comandante della polizia locale di Verona: "Questo è senz’altro il problema più serio. Anche perché c’è una questione di igiene legata all’epidemia di Covid. A Verona una sola ditta dà il casco a noleggio con il monopattino, la protezione è a incastro, sotto il manubrio".

Frecce, doppio freno, ruote più robuste

Nel dialogo in corso con il ministero, le aziende si sono dette pronte "a programmare investimenti certi e definitivi nel tempo per migliorare i monopattini", inserendo sui nuovi modelli indicatori di direzione (frecce) e doppio freno anteriore e posteriore – oggi nessuna delle due cose è obbligatoria –, assieme a ruote più robuste. Le luci sono già obbligatorie. "Gli operatori s’impegnano ad acquistare i nuovi mezzi – chiarisce il presidente di Assosharing –. Ma chiediamo di non dismettere dall’oggi al domani quelli che ci sono".

Come si evita l'abitudine di viaggiare in due?

"Ci sono operatori che stanno studiando soluzioni anche per questo", anticipa Tanzilli.

Come si evita l’uso agli under 14?

Per il comandante Altamura "qui bisogna incidere in modo molto pesante soprattutto verso i genitori. Ci siamo accorti che alcuni utenti inserivano come dati degli utilizzatori Paperino, Qui Quo Qua, Mandrake. Per questo abbiamo chiesto che lo sblocco avvenga tramite una foto da inserire nel sistema". A Verona ci sarà il numero chiuso. "L’amministrazione ha deciso di ridurre gli operatori a tre – spiega Altamura –. Ogni azienda potrà arrivare a 500 monopattini, al massimo. E pagherà un euro al mese al Comune da investire in rastrelliere e segnaletica".