Per approfondire:
Non solo chi non ha fatto la prima dose o non ha completato il ciclo vaccinale. Anche gli ultracinquantenni che non hanno effettuato il richiamo – la famosa terza dose – rischiano la multa di 100 euro se non si metteranno in regola entro il primo febbraio. L’obbligo è stato incluso nel testo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del decreto licenziato dall’ultimo consiglio dei Ministri. "La sanzione –- si osserva - si applica ai soggetti all’osservanza vaccinale che dal 1° febbraio 2022 non hanno effettuato la dose di richiamo successiva al ciclo vaccinale primario, entro i termini di validità delle certificazioni verdi Covid 19". Questo significa che la sanzione – per quanto riguarda la mancata terza dose – scatta dal primo febbraio per chi ha effettuato la seconda dose da oltre sei mesi. La scadenza si aggiorna giorno per giorno. La norma, come tutte quelle del decreto, si applica dall’8 gennaio fino al 15 di giugno. I soggetti dell’obbligo sono quindi tutti coloro che compiano 50 anni entro il 15 di giugno 2022. E ovviamente tutti coloro che sono sopra i cinquanta anni d’età. Covid in Italia: contagi e dati del 9 gannio La sanzione di 100 euro è irrogata dal ministero della Salute tramite l’Agenzia delle entrate che vi provvede, "sulla base degli elenchi dei soggetti inadempienti all’obbligo vaccinale periodicamente predisposti e trasmessi dal medesimo Ministero, nonché su quelli per cui non risultano vaccinazioni comunicate dal Ministero della Salute al medesimo sistema e, ove disponibili, sui soggetti che risultano esenti dalla vaccinazione". Se la Asl non conferma l’insussistenza dell’obbligo vaccinale, l’Agenzia delle entrate provvederà ad inviare entro centottanta giorni dalla relativa trasmissione, "un avviso di addebito, con valore di titolo esecutivo". Dal primo gennaio l’obbligo vaccinale è esteso anche al personale delle università e delle istituzioni di alta formazione artistica, ...
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