Giovedì 18 Aprile 2024

Strasburgo blocca i rimpatri in Ruanda Ma Johnson tira dritto

Migration

Non solo lo scontro con Bruxelles sugli accordi del dopo Brexit, riacceso dall’azione legale della Commissione Ue contro la prospettiva di una modifica unilaterale britannica del Protocollo sull’Irlanda del Nord. Ma pure il braccio di ferro con la Corte Europea dei Diritti Umani di Strasburgo (non un organismo dell’Unione) sul criticatissimo piano per il trasferimento di migranti illegali dal Regno Unito in Ruanda. Doppio fronte aperto per il governo conservatore di Boris Johnson (nella foto), deciso a tirare dritto sulla sua contestata politica migratoria anche dopo lo stop imposto in extremis dai giudici di Strasburgo alla partenza di un primo volo di "clandestini" da ‘parcheggiare’ in Africa in attesa di una risposta sulla loro richiesta di asilo. Alla Camera dei Comuni la ministra dell’Interno, Priti Patel, ha definito "sorprendente" la sospensiva della corte a cui il Regno ha aderito dal 1998 come membro del Consiglio d’Europa. Non solo, Londra intende anche ricorrere alla corte europea impugnando la sospensiva.