Strangolato a 17 anni per gelosia. Il suo corpo è stato trovato abbandonato nel sottoscala di un palazzo in una zona centrale di Trieste. Per l’omicidio è già stato fermato un altro giovane, poco più grande della vittima. Il movente: una ragazza contesa. È morto così Robert Trajkovic, scomparso da venerdì. Robert, raccontano gli amici, frequentava una ragazza di 19 anni, ma il rapporto era osteggiato da un altro giovane, di 21, con cui la ragazza aveva avuto una relazione precedente e forse non del tutto conclusa. Robert viveva con i genitori e tre fratelli. La famiglia è di origini serbe. Lo studente mancava da casa da venerdì sera e per ritrovarlo la famiglia aveva lanciato appelli attraverso i social e i media locali. "Non rispondeva più al telefono", dice il fratello Christian. Secondo la ricostruzione della Procura, il ragazzo è stato ucciso con un laccio stretto intorno al collo la notte tra venerdì e sabato nel sottoscala dell’edificio al primo piano del quale ha sede un ostello, dove la 19enne italiana alloggiava. Il 17enne quella sera la stava raggiungendo. Per il padre della vittima, Peter "si è trattato di un’imboscata: chi l’ha ucciso sapeva che stava andando dalla sua ragazza". Il cadavere è stato rivenuto da un inquilino dello stabile. Le indagini hanno consentito di risalire in breve tempo al presunto autore dell’omicidio: un 21enne da tempo residente a Trieste e, secondo quanto afferma il padre di Robert, originario del Marocco. Il 21enne è stato sentito ieri mattina, dopo le dimissioni dall’opsedale dove era stato ricoverato la sera del fermo, e avrebbe reso alcune dichiarazioni. Tanto che oggi la Procura aprirà formalmente il fascicolo delle indagini preliminari, iscrivendo il reato di omicidio volontario. La famiglia del 17enne non si dà pace. "È stata un’imboscata", insiste il padre di Robert, ...
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