Giovedì 18 Aprile 2024

Strage Viareggio, i parenti protestano contro il rischio prescrizione

I familiari hanno ricoperto trentadue sedie con altrettante magliette bianche raffiguranti le foto dei volti di ciascun morto nell'incidente ferroviario / LA CITTA' RICORDA LA STRAGE / IL CONSULENTE DELLA PROCURA: "FU UN PICCHETTO A CAUSARE LA FUORIUSCITA DEL GPL" / STRAGE: LA CITTA' RICORDA LE VITTIME / LE IMMAGINI

Le magliette con le fotografie

Le magliette con le fotografie

Viareggio, 10 dicembre 2014 - Non fu costruito nella vecchia Gemania dell’Est, ma in Ungheria l’assile della morte, quello che spaccandosi all’ingresso della stazione di Viareggio causò il deragliamento del treno merci Trecate-Gricignano e il successivo incendio in cui morirono 32 persone. Si è aperto con un piccolo colpo di scena l’udienza di ieri al polo fieristico di Lucca il processo per la strage di Viareggio, dove i familiari delle vittime, in segno di protesta contro il rischio prescrizione, hanno collocato nelle prime file riservate al pubblico 32 magliette bianche coi nomi e le foto di tutte le vittime.

Protesta contro il rischio prescrizione, questa mattina, alla ripresa del processo per la strage di Viareggio, del 29 giugno 2009 nella quale hanno perso la vita trentadue persone. Nell'aula del polo fieristico di Lucca dove sono in corso le udienze, i familiari delle vittime della strage hanno ricoperto trentadue sedie con altrettante magliette bianche raffiguranti le foto dei volti di ciascun morto nell'incidente ferroviario. "Queste persone non sono morte per infarto e noi non permetteremo che per prescrizione la giustizia non possa fare il suo corso", ha spiegato Daniela Rombi, presidente dell'associazione dei familiari delle vittime.