Giovedì 25 Aprile 2024

Strage sulla curva maledetta Auto si ribalta: morti quattro 18enni

Lo schianto contro un albero. Nel 2019, nello stesso punto, persero la vita altri due giovani della stessa età

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Doveva essere un sabato sera di risate e svago, com’è normale a quell’età. Invece, in una notte d’estate, hanno perso la vita quattro giovani, tutti di 18 anni, morti nell’ennesima tragedia del fine settima, a Godega Sant’Urbano, in provincia di Treviso. Un incidente al momento senza spiegazioni, insensato come il dramma che ha strappato alle loro famiglie Daniele De Re e Xhuliano Kellici, entrambi di Cordignano (Treviso), Daniele Ortolan, di Orsago (sempre in provincia di Treviso), e Marco Da Re, di Caneva (Pordenone), il più ‘grande’ del gruppo perché avrebbe compiuto 19 anni a novembre.

Una tragedia come, purtroppo, se ne vedono tanti sulle strade di tutta Italia. E come, proprio in quella curva, era già successo tre anni fa, nel marzo del 2019. In quell’occasione a perdere la vita erano stati due ragazzi, di 18 e 19 anni, mentre il terzo occupante della vettura riuscì a salvarsi per miracolo. Anche la dinamica ricalca la tragedia di sabato notte: la macchina che esce fuori strada dopo aver affrontato quella svolta a sinistra, la ’curva maledetta’.

La stessa sorte capitata all’auto dei quattro diciottenni, schiantatasi contro un albero senza, al momento, spiegazioni ufficiali. La Polstrada di Treviso sta ancora lavorando alla ricostruzione della dinamica che, però, appare chiara: la Polo nera dei quattro amici sta percorrendo via Cordignano, una strada di campagna che unisce i due paesi Cordignano e Godega Sant’Urbano. È in quel momento che, nell’affrontare una curva a sinistra, alla fine di un rettilineo, sbanda, vola di lato e finisce contro un platano. Dopo lo schianto, si capovolge e arresta la sua corsa in un piccolo canale di irrigazione. Il botto – fortissimo – sveglia alle 2.10 di notte i residenti di due case vicine che, scorgendo in lontananza le luci, proiettate verso l’alto, chiamano subito i soccorsi. Sul posto si precipitano i vigili del fuoco, la Polstrada di Treviso e i medici del 118. Con difficoltà, i pompieri riescono a estrarre i quattro ragazzi dalle lamiere dell’auto. Ma per loro, purtroppo, non c’è più nulla da fare.

È probabile che i quattro giovani siano morti sul colpo, uccisi dalla violenza dello schianto. Quando la Polo è stata recuperata dai vigili, infatti, metà vettura non c’era praticamente più. I quattro amici avevano trascorso insieme la serata e stavano rientrando a casa. Non si sa chi si trovasse alla guida, ma chiunque fosse – data la giovane età – era sicuramente neo patentato. Le prime ipotesi propendono per un colpo di sonno del conducente. Non aveva piovuto e l’asfalto era asciutto.

Il bilancio del weekend sulle strade è stato purtroppo drammatico non solo in Veneto. Nel ferrarese, sabato sera, ha perso la vita un 44enne, Pasquale Marino, finito con la sua autovettura in un canale, a Ponte Scalabrina, una frazione di Migliarino. Nel cuneese, a Dogliani, c’è invece grande apprensione per la sorte di un bambino di un mese, rimasto ferito nello scontro frontale tra l’auto dei genitori ( illesi) e un’altra vettura. Il piccolo è stato trasferito in ospedale in elicottero, in codice rosso. Un altro grave incidente ha avuto luogo in Sardegna, ad Arborea, vicino a Oristano: un morto e tre feriti sono il pesante bilancio dello schianto tra un furgone e una Opel Corsa, condotta da un 19enne. Nello scontro ha perso la vita il conducente del mezzo commerciale, Alessandro Mura, 32 anni, di Terralba. Feriti in modo grave i tre occupanti della Opel Corsa – un 38enne e un 25enne, oltre al 19enne –, ricoverati negli ospedali di Cagliari e Oristano.