Martedì 23 Aprile 2024

Strage, polizia sotto accusa "Blitz a scuola dopo un’ora"

Texas, 19 bambini uccisi. Il marito della maestra-martire muore d’infarto. Gli agenti nel mirino. "Il killer era barricato, si sono fatti aprire l’aula dal bidello"

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di Giampaolo Pioli

C’è un atroce dubbio nella mente delle famiglie dei bambini uccisi nella Bobb Elementary School di Uvalde in Texas. C’è un atroce dubbio anche in milioni di americani. Perché il 18enne Salvador Ramos è rimasto barricato per oltre un’ora nella loro classe con un mitra massacrandoli tutti senza che qualcuno intervenisse, visto che il killer era già stato intercettato all’ingresso? Anche l’Fbi è coinvolta nelle indagini, ma non ci sono risposte facili. Una bambina di 10 anni è stata centrata in pieno volto mentre stava chiamando col cellulare il 911 la squadra dei soccorsi. I suoi compagni di banco sono stati crivellati di proiettili al punto da risultare irriconoscibili. Gli agenti delle ambulanze parlano di immagini atroci e indescrivibili, di corpicini sventrati da proiettili d’assalto. Mistero anche sulla morte del giovane mostro. Victor Escalon, il direttore della sicurezza per il sud Texas, non sa spiegare come mai il killer sia rimasto barricato per un’ora senza che nessuno sfondasse la porta anche se gli spari si erano interrotti perché il massacro era già stato compiuto. Molti si chiedono perché la polizia non abbia sparato. C’è imbarazzo e disagio tra gli agenti per le troppe domande rimaste senza risposta a 2 giorni dalla carneficina. Il governatore repubblicano Abbot scarica la tragedia di Uvalde come il frutto di un’infermità mentale non intercettata in tempo, e con questa giustificazione insieme all’ex presidente Trump e al senatore Cruz parteciperanno oggi a Houston alla convention annuale della NRA(National Rifle Association) per una giornata da "patrioti che difendono la libertà". L’83% degli americani è favorevole a un irrigidimento dei controlli sui compratori e possessori di armi.

Javier Cazares, la cui figlia di 8 anni Jacklyn è stata uccisa nell’attacco, ha detto che era pronto con altri tre o quattro padri a entrare nella scuola. "I poliziotti erano impreparati, stavano lì in piedi senza fare nulla", ha accusato, devastato dal dolore. Non si capisce perché i poliziotti nella scuola abbiano aspettato i rinforzi invece di attuare un protocollo imposto nel 1999, dopo la strage nel liceo di Columbine, che prevede una risposta immediata perché, è l’assunto, "ogni secondo che passa sono più vite che se ne vanno". Perché erano stati feriti o per un errore di valutazione? La polizia dovrà chiarirlo. E ancora, una volta arrivati nella scuola, le squadre speciali hanno avuto difficoltà a irrompere nell’aula della strage tanto che hanno dovuto chiedere a un bidello di aprire la porta a chiave. Altri minuti preziosi perduti.

Il marito di Irma Garcia, la maestra della scuola elementare di Uvalde, uccisa mentre faceva scudo col suo corpo ai piccoli allievi, è morto ieri d’infarto, due giorni dopo la strage che è costata la vita anche alla moglie. Joe Garcia "è morto per il dolore", hanno detto membri della famiglia che ora si trova a dover organizzare, non uno, ma due funerali. Joe e Irma erano sposati da 24 anni e avevano quattro figli, il maggiore Cristian appena entrato nei Marines, la minore Alysandra ancora alle medie. In mezzo Jose, alla Texas State University, e Lyliana, al penultimo anno di liceo, secondo la biografia che Irma aveva postato sul sito della scuola.