Nuoro, 27 settembre 2024 – Ha raccontato di essersi salvato dalla furia omicida del padre perché si è finto morto. Oggi il 14enne sopravvissuto alla strage familiare di Nuoro sarà ascoltato dagli investigatori e dagli inquirenti che stanno ancora cercando il movente che ha spinto Roberto Gleboni a uccidere moglie, due figli e il vicino di casa, prima di rivolgere la pistola contro se stesso.
Il ragazzino è ricoverato in ospedale così come la nonna, anche lei raggiunta dai colpi esplosi dall'operaio forestale 52enne. La donna si trova in Rianimazione, mentre il nipote è nel reparto di Otorinolaringoistria dell'ospedale San Francesco dopo un intervento per la rimozione di alcune schegge dalla mandibola.
L'adolescente sarà ascoltato in modalità protetta, con il supporto di uno psicologo infantile e di un tutore, l'avvocato Antonio Cualbu già nominato dalla Procura. Potrebbe essere lui, unico testimone oculare sulla scena del delitto e componente di quella famiglia che a detta di molti sembrava perfetta, a fornire una spiegazione sulla strage.
Finora le testimonianze raccolta da vicini di casa e amici sono state contraddittorie: c'è chi assicura di non aver mai sentito un litigio tra i due e chi invece parla di crisi di coppia e di Gleboni come di un uomo che presentava dei lati strani, ad esempio possessività e reazioni sproporzionate per problemi banali.
C'è anche chi racconta di una malattia della moglie che negli ultimi tempi potrebbe aver sconvolto l'uomo. Per questo gli investigatori stanno acquisendo la documentazione sanitaria di tutta la famiglia. E vogliono vederci chiaro pure sulla situazione patrimoniale della coppia per capire se ci fossero problemi finanziari di Gleboni. Gli inquirenti contano di trovare qualche elemento nei computer e telefonini dei componenti della famiglia, già sequestrati e in fase di analisi.
La città sarda intanto è ancora sotto choc per quanto accaduto mercoledì nella casa di via Ichnusa. Ieri un migliaio di persone si sono riversate per le strade di Nuoro per dire no alla violenza. E una fiaccolata, organizzata dal comune, è in programma sabato sera mentre la mattina del 28 ci saranno le autopsie all'ospedale Brotzu di Cagliari.