Venerdì 18 Luglio 2025
FILIPPO DONATI
Cronaca

Strage di moscioli. Il mare tocca i 28 gradi e soffoca le cozze

L’ondata di calore che attanaglia il centronord dalla prima metà di giugno ha alcuni dei suoi effetti maggiori nell’Adriatico e...

L’ondata di calore che attanaglia il centronord dalla prima metà di giugno ha alcuni dei suoi effetti maggiori nell’Adriatico e...

L’ondata di calore che attanaglia il centronord dalla prima metà di giugno ha alcuni dei suoi effetti maggiori nell’Adriatico e...

L’ondata di calore che attanaglia il centronord dalla prima metà di giugno ha alcuni dei suoi effetti maggiori nell’Adriatico e nelle specie che lo popolano. Ad Ancona e Portonovo le temperature estreme – qui il mare ha toccato i 28 gradi, molto al di sopra di quella che era la norma prima della crisi climatica – hanno già mietuto numerose vittime tra le popolazioni di moscioli, le caratteristiche cozze selvatiche che vivono sugli scogli della riviera del Conero: a denunciarlo sono gli imprenditori del settore, la cui attività è stata rinviata prima al 15 giugno e poi al 1° luglio.

I pescatori rischiano di non trovare nulla sugli scogli: molti dei moscioli, sia tra gli adulti che fra le larve, non sono infatti sopravvissuti alle temperature estreme delle ultime tre settimane. Più a nord sempre i livelli inediti di calore delle recenti annate sono fra i maggiori indiziati del progressivo allargarsi dell’areale in cui le tartarughe marine Caretta caretta sono abituate a deporre il loro nido. L’Emilia Romagna, dopo una prima storica nidificazione registrata nel 2023, curiosamente proprio a Milano Marittima, sulla spiaggia della ‘capitale dell’estate’, è infatti stata scelta nelle ultime settimane da altre due mamme tartarughe per la deposizione, avvenuta l’una Riccione e l’altra a Punta Marina, nel Ravennate. L’allargamento dell’habitat delle tartarughe marine non è una cattiva notizia: trattandosi di una specie ancora molto minacciata, l’espandersi del suo areale aumenta le possibilità della ‘regina dei mari’ di continuare a popolare l’Adriatico. Le acque della riviera romagnola nel 2024 fecero registrare il loro record storico di temperatura: al largo di Cesenatico il mare sfiorò i 31 gradi.

Filippo Donati