Martedì 23 Aprile 2024

Mattarella: "Falcone e Borsellino luci contro le tenebre della mafia"

Il 28° anniversario della strage di Capaci senza cortei e nave della legalità a Palermo causa Coronavirus

Strage di Capaci, il ricordo di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino (Dire)

Strage di Capaci, il ricordo di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino (Dire)

Roma, 23 maggio 2020 - "La mafia si è sempre nutrita di complicità e di paura, prosperando nell'ombra. Le figure di Falcone e Borsellino, come di tanti altri servitori dello Stato caduti nella lotta al crimine organizzato, hanno fatto crescere nella società il senso del dovere e dell'impegno per contrastare la mafia e per far luce sulle sue tenebre, infondendo coraggio, suscitando rigetto e indignazione, provocando volontà di giustizia e di legalità". A dirlo, in un videomessaggio, è il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 28° anniversario della strage di Capaci, in cui perse la vita il giudice Giovanni Falcone insieme alla moglie Francesca Morvillo e a tre uomini della scorta.

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Un anniversario, quello di quest'anno, senza cortei e nave della legalità (la 'Splendid' si trova a Genova, dov'è diventata un ospedale per i malati di Covid-19) a Palermo causa dell'emergenza Coronavirus, ma con iniziative in streaming, incontri a distanza e lenzuoli bianchi, quali simbolo della legalità, appesi ai balconi in tutta Italia. Le celebrazioni sono iniziate questa mattina dal ministero dell'Istruzione, dove i grandi poster con i volti dei due magistrati sono stati srotolati sulle note dell'Inno di Mameli.

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Il capo dello Stato ha ricordato come "i due attentati di quel 1992 segnarono il punto più alto della sfida della mafia nei confronti dello Stato e colpirono magistrati di grande prestigio e professionalità che, con coraggio e con determinazione, le avevano inferto durissimi colpi, svelandone organizzazione, legami, attività illecite".

"I mafiosi, nel progettare l'assassinio dei due magistrati - ha detto ancora Mattarella - non avevano previsto un aspetto decisivo: quel che avrebbe provocato nella società. Nella loro mentalità criminale, non avevano previsto che l'insegnamento di Falcone e di Borsellino, il loro esempio, i valori da loro manifestati, sarebbero sopravvissuti, rafforzandosi, oltre la loro morte: diffondendosi, trasmettendo aspirazione di libertà dal crimine, radicandosi nella coscienza e nell'affetto delle tante persone oneste".

Le frasi più celebri di Giovanni Falcone

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Casellati: "Rischio che la mafia oggi faccia da banca"

Anche la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, ha ricordato le figure di Falcone e Borsellino,  che "si erano caricati sulle spalle il peso di una battaglia enorme con una fede incrollabile nella giustizia". "Celebrarne la memoria deve essere l'occasione per ricordare che vincere le mafie significa soprattutto difendere la nostra società. Perché la mafia si prende gli spazi che lo Stato dimentica", ha detto la seconda carica dello Stato. "Oggi, con l'emergenza economica in atto, con famiglie, imprese e cittadini in ginocchio il rischio è che le mafie siano pronte a fare da banche alle imprese e da ufficio di collocamento per chi perde il lavoro - ha continuato Casellati -. Questo non può accadere. Lo Stato faccia lo Stato. Faccia sentire ai cittadini che c'è, che li sostiene, che li aiuta e che la legalità è l'unica strada giusta per assicurare a tutti una vita veramente libera; libera dall'oppressione, libera dalla paura. Se Palermo chiama Italia, l'Italia c'è".

Lamorgese: "Guardia alta contro infiltrazioni mafiose"

Sulla stessa linea di Elisabetta Casellati anche il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese. "Ora più che mai, in questa situazione senza precedenti, lo Stato deve tenere alta la guardia. Le istituzioni e la società civile hanno tutti gli anticorpi necessari per impedire alla mafia di approfittare di questa gravissima emergenza", ha detto il capo del Viminale sempre in un videomessaggio. "Come ci hanno insegnato i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, anche lui temuto e per questo assassinato da Cosa nostra, le mafie sanno di poter contare su una grande capacità di adattamento - ha ricordato Lamorgese -. E per questo sfruttano ogni occasione utile, anche ora l'emergenza sanitaria per il Covid-19, perché le opportunità di investimenti opachi rappresentano da sempre la chiave d'accesso che apre la porta all'inquinamento dell'economia sana a favore di quella illegale".