Stop agli aerei dei contagi, bengalesi respinti

Erano arrivati in 165 a Malpensa e Fiumicino con due voli dal Qatar. Il ministro Speranza alla Ue: servono misure comuni per i viaggi. .

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di Alessandro Farruggia

Stop ai contagi d’importazione. Il blocco per una settimana dei voli dal Bangladesh è pienamente operativo. E ieri ha portato al diniego all’ingresso di 165 bengalesi, 40 sbarcati a Malpensa e 125 a Fiumicino con due voli via Doha, tutti rimandati in Qatar senza che fosse consentito loro di lasciare gli aerei. Solo una donna bengalese, incinta, è stata trasferita al Gemelli. Quarantena obbligatoria e tamponi invece per gli altri passeggeri – sia Ue che extra Ue – a bordo degli stessi voli e autorizzati allo sbarco.

Certo è che la norma da sola risolve appena una parte del problema e così il ministro della Salute Roberto Speranza, che l’ha voluta, si è rivolto all’Europa per chiedere poltiche comuni sui Paesi a rischio Covid-19. Per questo ha scritto una lettera al commissario Ue alla Salute, Stella Kyriakidou, e al ministro della sanità tedesco, Jean Spahn, nella quale invita i Paesi dell’Unione a delineare tutti insieme "nuove misure rigorose e cautelative per gli arrivi dalle aree extra Schengen ed extra Ue".

È necessario, dice Speranza, che commissione e presidenza "promuovano un maggiore coordinamento tra gli Stati membri per garantire una maggiore efficacia alla realizzazione dell’obiettivo di contenere la diffusione di contagi causati da focolai Covid di origine esterna". Resta il problema dei passeggeri bengalesi che effettuano ’triangolazioni’ su altri scali e – non meno rilevante – quello dei provenienti dai tanti altri Paesi a rischio. Al ministero della Sanità si osserva che le compagnie sono tenute a dare comunicazione dei passeggeri provenienti da Paesi extra Ue e a questo fine richiedono a tutti gli imbarcati sui voli di compilare la Plc (Passenger locator card) in cui si deve dichiarare la provenienza.

Le Plc sono inviate alla sanità aerea che a sua volta le trasmette al Dipartimento prevenzione del ministero della Salute che nel caso di positività al Covid 19 di uno dei passeggeri le usa per il ’tracciamento’ dei contatti. Allo sbarco tutti i passeggeri sono comunque informati dell’obbligo di quarantena e viene misurata loro la temperatura. Non solo: le Regioni (come sta facendo il Lazio per i bengalesi) possono anche decidere di effettuare tamponi. Lo stop dei voli da Dacca è stato deciso dall’Italia a seguito del numero significativo di casi positivi al Covid 19 riscontrati sul volo arrivato a Roma dal Bangladesh lo scorso 7 luglio: su 225 passeggeri 36 sono risultati positivi al tampone, al termine delle operazioni eseguite dai sanitari della Asl con personale Adr e Polaria dopo l’ordinanza della Regione Lazio del giorno prima, decisa in seguito alla scoperta di un focolaio di positivi nella comunità bengalese della capitale.