Giovedì 18 Aprile 2024

Stessa spiaggia stesso social Votiamo lo show

Davide

Nitrosi

I baci saffici di Francesca Pascale, le 50 sfumature d’abbronzatura di Giuseppe Conte e fidanzata, la versione papà-bis di Alessandro Di Battista, il look capelli-lisci-bikini di Maria Elena Boschi sul motoscafo, per non tacere dei castelli di sabbia di un molle Matteo Salvini in Romagna.

Vamos a la playa, il deputato dell’ombrellone accanto è la prosecuzione estiva della politica spettacolo che consumiamo da anni: abbiamo barattato l’ideologia con il brand, il consenso con la nomination. Ma non è un’evoluzione di oggi.

Ricordate le cassette del primo Berlusconi? Al tempo l’unico altare era la tv, l’ultima tentazione era credere nel Mulino Bianco per tutti. Poi il big bang del web ha evoluto la specie. I politici si sono adattati al nuovo habitat: personaggi di uno spettacolo quotidiano sui social e nei talk show. Le loro liti sono una Casa Vianello, nel migliore dei casi; una casa del Grande Fratello, più spesso. Non stupiamoci della versione estiva dello stesso palinsesto. Non è neppure questione di gossip. La politica ha scelto la strada del reality, per bucare i sondaggi; l’ambizione è avere i like di Chiara Ferragni piuttosto che farsi ricordare come padri della patria. Politici come testimonial di se stessi, protagonisti di un selfie sociale. Il cittadino consuma l’offerta fra curiosità e voyeurismo. Scorre le foto, commenta, invidia, ama e odia. Nessuno è innocente davanti alla resa delle ideologie. Astenersi scandalizzati.