Stessa spiaggia, si riparte. In Riviera sapore d’estate

A Rimini ressa come a Ferragosto: riaprono gli ombrelloni, è caccia alla tintarella. I bagnini: "Ristoranti pieni, avanti così". "Che emozione i selfie in riva al mare"

In spiaggia sulla Riviera romagnola

In spiaggia sulla Riviera romagnola

Voglia d’estate. Voglia di mare. Il colpo d’occhio è quello di Ferragosto, ma è un sabato di maggio. Già arrivare al marciapiede diventa un’impresa, districandosi tra auto, scooter e monopattini. Dopo aver trovato un buco per parcheggiare, siamo pronti per la discesa in spiaggia. Quella di Rimini, zona Grand Hotel. Dove pare si sia riversata metà della popolazione romagnola, con corposi rinforzi emiliani. La spiaggia della riviera si anima, con la primavera che comincia a profumare d’estate, tanti lettini occupati da residenti e turisti, ombrelloni montati, parecchi già aperti, bambini armati di secchielli e palette che in riva al mare ’aprono i cantieri’ dei primi castelli di sabbia. Piccole cose, segnali di normalità, di cui tutti abbiamo bisogno per cercare di lasciarci indietro questi quindici mesi di incubi e lutti.

Apertura stabilimenti balneari: tutte le regole

"Siamo partiti, avanti tutta", dice Gabriele Pagliarani, bagno Tiki 26. Ha lanciato l’estate 2021 con un Open Day Sport, tra beach volley, area fitness, zumba e yoga. "Cinquanta persone a pranzo al ristorante oggi, giorno inaugurale – sorride Federico Bronzetti, Tortuga Beach –, pieni anche stasera (ieri, ndr) fino alle ventidue e domenica a pranzo". "Ho dato via un sacco di lettini – fa eco Mauro Vanni, bagno 62 –, e tanta gente ha fatto il primo bagno dell’estate. Avanti così, la riviera è pronta. Alla faccia dei pataca che non ci credevano". "Quasi tutti i cento ristorabar riminesi sono aperti – spiega il presidente del Consorzio, Marco Mauri –, consigliata caldamente la prenotazione. Il momento più bello della giornata? Una coppietta di Modena che appena arrivata in spiaggia si è andata a fare un selfie in riva al mare per fare invidia agli amici".

Quella che va in scena dai lidi di Comacchio a Cattolica è una prova generale dell’estate alle porte. La spiaggia e il mare sono una calamità potente, nonostante la ’bora da passeggio’ – così la chiamano a Rimini –, il venticello fresco da nord che consiglia a qualche signora di farsi sistemare dal bagnino il lettino al riparo delle cabine, o dietro improvvisate protezioni alzate sulla sabbia. Prove tecniche di tintarella. Necessaria, a giudicare dal colorito decisamente british della carnagione dei più. Ci sono gruppi di amici che hanno passato gli anta, gang di teenager, coppiette di fidanzati, famiglie armate di contenitori da pic-nic per panini e frutta. C’è chi si stende tenendo addosso una sciarpa, chi sfida le onde tuffandosi in mare senza pensarci due volte. Tanti i temerari in costume che si regalano il primo bagno della stagione.

Vaccino ai turisti: rebus sulla seconda dose

L’Adriatico in questi giorni ha una trasparenza dell’acqua quasi caraibica, con piccoli pesci e qualche granchio visibili passeggiando sul bagnasciuga. Molti scelgono di scaldarsi giocando a beach volley e beach soccer. O al nuovo ’take ball’, il tavolo curvo dove ci si sfida a calcio uno contro uno. "Punto", "No è fuori": voci dall’arenile, voci da un mondo normale, quelle che raccogliamo dal campo di beach tennis del bagno Azzurro. "Mamma voglio fare il bagno", "L’acqua è ancora fredda, meglio di no".

Ci pensa un bagnino a fare da mediatore ("vieni nell’idromassaggio") facendosi in quattro per correre dietro ai primi clienti dell’anno della sua spiaggia. Una faticaccia ma anche la rinascita dopo mesi di restrizioni e mascherine. Che sull’arenile non abbondano, al massimo qualcuno la tiene abbassata sotto il mento. Del resto, è provato che tra i luoghi più sicuri dal rischio di contagio ci sono gli spazi aperti. Dove pure sono in vigore le regole di distanziamento: in riviera si va da tre a 5 metri tra gli ombrelloni. Quello che si vive sulla sabbia è un senso di liberazione, una sorta di riconquista della libertà perduta. La prima tappa della riconquista è il ristorante: tutto esaurito in quelli sulla spiaggia. Non oltre quattro amici al bar, di più se famigliari o conviventi; due lettini sotto ogni ombrellone; la mascherina solo quando ci si alza dal lettino e si va al bar o alla toilette. Intanto al largo un gruppo di barche a vela sfila verso nord: sarà l’effetto Luna Rossa, o forse solo voglia di mare.