Giovedì 25 Aprile 2024

Stazioni segrete per il treno di Putin Da Lenin a Hitler, i viaggi blindati

Lo zar preferisce le rotaie per paura di attentati e sabotaggi. Una scelta ricorrente nella storia

di Roberto

Giardina

Da quando è iniziato l´attacco all’Ucraina, nel timore di attentati, Putin viaggia solo in treno usando linee e stazioni segrete. I vagoni sono corazzati, i finetrini a prova di proiettili, e il locomotore ha una velocità quasi doppia rispetto ai treni normali sulle linee russe. Il treno segreto di Putin è stato consegnato già dal 2014, ma pochi ne erano a conoscenza, anche perché veniva usato in rare occasioni. Ma all’inizio del conflitto, un attentato sarebbe stato sventato in extremis, almeno secondo voci non confermate, e Putin ha deciso di usare l’aereo solo quando è indispensabile, e di evitare gli spostamenti in auto. Viaggia in treno anche per brevi tragitti, e di frequente per spostarsi da Mosca alla sua residenza di Waldai, una località a nord della capitale. Per i 391 chilometri un convoglio normale impiegherebbe almeno quattro ore e mezzo. Al treno di Putin bastano poco meno di tre ore, nonostante che le vetture siano corazzate e molto pesanti. Non compie soste e ovviamente ha la precedenza assoluta. I vagoni sono arredati con lusso, sete e legni pregiati, ma la carrozzeria è identica a quelli dei treni normali, grigia con una striscia rossa. Nessuno dovrebbe notare il treno speciale di Vladimir.

È un’antica tradizione per i capi del Cremlino usare treni corazzati. La rivoluzione giunse in Russia con il treno di Lenin, che dall’esilio in Svizzera raggiunse la patria nel 1917. Partì da Zurigo il 9 aprile, e attraversò la Germania, sorvegliato dai nemici tedeschi. Con la fine dello zar Nicola sarebbe finita anche la guerra sul fronte orientale. L’anno dopo, Leo Trotzky si fece costruire a sua volta un treno speciale, che gli venne consegnato il sette agosto. Le vetture erano corazzate e talmente pesanti che il convoglio era trainato da due locomotive. Aveva un vagone con una stazione telegrafica, un altro con una tipografia per stampare volantini e pubblicazioni rivoluzionarie, e ancora un vagone ristorante, e un vagone garage per le due auto speciali che Trotzy usava nelle città dove faceva sosta. Il fronte durante la guerra civile era lungo ottomila chilometri, e il treno gli consentiva di muoversi con relativa velocità e non perdere i contatti con le unità combattenti. In due anni, Trotzky compì 36 viaggi e percorse 103mila chilometri.

In confronto al treno di Troztky quello speciale costruito per Hitler poteva apparire spartano, anche se il Fuhrer si vantava di viaggiare su un hotel di lusso. Il treno entrò in servizio solo nel 1937, ed era composto da dieci a dodici vetture, e due locomotive. Sul treno trovavano posto un centinaio di ufficiali, soldati, un vagone era riservato alle segretarie. Kim Ong II, dittatore della Corea del Nord, ha paura di volare, e come Putin preferisce il treno. Usa un convoglio storico, quello reagalato da Stalin al padre Kim il Sung. I vagoni sono stati restaurati da una squadra di tecnici giapponesi, sono ovviamente corazzati ma dotati di ogni lusso. Il percorso scelto da Kim è segreto, e gli abitanti delle zone attraversate sono obbligate agli arresti domiciliari. Un viaggio nella paura.