Carabinieri Palermo/Ansa

Palermo, 24 gennaio 2023 - Blitz a Palermo: grazie alle intercettazioni e ai pedinamenti, i carabinieri hanno eseguito sette arresti oggi. Tra gli indagati anche gli organizzatori della trasferta per le cure di Bernardo Provenzano e dei contatti con Messina Denaro. Gli investigatori hanno ascoltato anche una riunione della famiglia Rocca Mezzomonreale, durante la quale i membri hanno più volte fatto riferimento allo 'statuto' di Cosa Nostra, un vero e proprio "codice".   "C'è lo statuto scritto… che hanno scritto i padri costituenti": così afferma uno dei boss arrestati oggi, non sapendo di essere intercettato. Una rivelazione che i magistrati ritengono importantissima e che conferma l'osservanza da parte dei capimafia di ferree regole, una sorta di 'Costituzione' della mafia. Gli indagati facevano costante richiamo al "rispetto di regole e dei principi mafiosi più arcaici che sono considerati, ancora oggi, il baluardo dell'esistenza stessa di Cosa nostra", spiegano gli investigatori. La conversazione captata, secondo il gip di Palermo Lirio Conti, è "di estrema rarità nell'esperienza giudiziaria". Il summit di mafia, riferisce l'Adnkronos, è stato organizzato per dirimere una controversia tra due uomini d'onore. Le indagini hanno permesso di confermare ancora una volta le storiche figure di vertice, ma sono emersi anche uomini d'onore riservati, rimasti ad oggi del tutto estranei alle cronache giudiziarie. "Pur dimostrando una piena adesione al codice mafioso universalmente riconosciuto da Cosa nostra, godrebbero di una speciale tutela e verrebbero chiamati in causa soltanto in momenti di particolare criticità dell'associazione", raccontano gli investigatori dell'Arma.

Cronaca

Palermo, 24 gennaio 2023 - Blitz a Palermo:&nbsp;grazie alle intercettazioni e ai pedinamenti, i carabinieri hanno eseguito sette&nbsp;arresti&nbsp;oggi.&nbsp;Tra gli indagati anche&nbsp;gli organizzatori della trasferta per le cure di Bernardo Provenzano e dei contatti con Messina Denaro. Gli investigatori hanno ascoltato anche una riunione della&nbsp;famiglia Rocca Mezzomonreale, durante la quale i membri hanno più volte fatto riferimento allo 'statuto' di Cosa Nostra, un vero e proprio "codice".&nbsp; 
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"C'è lo statuto scritto… che hanno scritto i padri costituenti": così afferma uno dei boss arrestati oggi, non sapendo di essere intercettato. Una rivelazione che i magistrati ritengono importantissima e che conferma l'osservanza da parte dei capimafia di ferree regole, una sorta di 'Costituzione'&nbsp;della mafia. Gli indagati facevano costante richiamo al "rispetto di regole e dei principi mafiosi più arcaici che sono considerati, ancora oggi, il baluardo dell'esistenza stessa di Cosa nostra", spiegano gli investigatori. La conversazione captata, secondo il gip di Palermo Lirio Conti,&nbsp;è&nbsp;"di estrema rarità nell'esperienza giudiziaria". 
Il summit di mafia, riferisce l'Adnkronos, è stato organizzato per dirimere una controversia tra due uomini d'onore. Le indagini&nbsp;hanno permesso di confermare ancora una volta le storiche figure di vertice, ma sono emersi anche uomini d'onore riservati, rimasti ad oggi del tutto estranei alle cronache giudiziarie. "Pur dimostrando una piena adesione al codice mafioso universalmente riconosciuto da Cosa nostra, godrebbero di una speciale tutela e verrebbero chiamati in causa soltanto in momenti di particolare criticità dell'associazione", raccontano gli investigatori dell'Arma.&nbsp;

Lo "statuto di Cosa Nostra" spunta nelle intercettazioni del boss

Interrogate due persone



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Lo "statuto di Cosa Nostra" spunta nelle intercettazioni del boss

Gip: "Estrema rarità nell'esperienza giudiziaria". Un documento scritto dai "padri costituenti" che sarebbe custodito gelosamente da decenni e regolerebbe ancora oggi la vita mafiosa palermitana

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