Statue abbattute e Covid. Colombo, la festa è finita

New York senza sfilata, resta solo la celebrazione online. Trump su tutte le furie "Ai radicali non piace l’eredità dell’esploratore? Ma è la nostra storia..."

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La quinta strada domattina sarà deserta. La Columbus Day Parade, organizzata da 75 anni con una lunga marcia di celebrità, bandiere tricolori mischiate a quelle americane, è stata cancellata. In una New York dove nell’ultima settimana sono tornati a crescere i contagi nemmeno le mascherine davano garanzie sufficienti.

La Columbus Citizen Foundation, però, non ha voluto rinunciare né a Colombo, al centro di grandi polemiche, né alla celebrazione. Ha trasferito tutto sul virtuale, con un programma televisivo di 90 minuti che verrà trasmesso sulla rete ABC Canal 7 e si aprirà con l’immagine dell’ultima parata dello scorso anno con Massimo e Chiara Ferragamo Grand Marshall della giornata a bordo di una fiammante Maserati rossa.

"Abbiamo preso questa decisione non a cuor leggero" dice Marian Pardo, presidente della Columbus Citizen Foundations - ma la sicurezza delle migliaia di persone che partecipavano sfilando o assistevano applaudendo ai lati di Fifth Avenue al passaggio dei carri provenienti anche dall’Italia doveva venire prima di tutto….Anche in modo virtuale, però, con lunghe interviste manterremo viva la tradizione dei grandi personaggi italiani e italo americani. Ottobre è anche il mese dell’eredità italiana in America e il dispiacere è ancora più forte".

Anche in New Jersey, oltre l’Hudson River che forma il confine occidentale di New York, la Columbus Parade, che ha sempre coinciso anche con l’Italia Festival, è stata cancellata dal Covid. Ma gli organizzatori stanno già lanciando l’edizione del 2021 e ciascuno può già comprare biglietti benefici online a cento dollari, il cui ricavato sarà versato a scopo benefico.

Contro le polemiche e i sostenitori della rimozione delle statue di Colombo dai luoghi pubblici delle città americane si è scatenato ancora una volta il presidente Donald Trump, con la proclamazione della giornata dedicata allo scopritore delle Americhe.

Cristoforo Colombo è stato "un grande Italiano, che ha aperto un nuovo capitolo nella storia del mondo – dice Trump – Gli Stati Uniti oggi beneficiano del calore e della generosità di quasi 17 milioni di italo americani….Sfortunatamente negli ultimi anni gli attivisti radicali hanno cercato di mettere in discussione l’eredità di Colombo. Questi estremisti cercano di sostituire il suo vasto contributo parlando dei suoi fallimenti, occultano le sue scoperte per mettere in primo piano le atrocità".

Ma Trump nella sua proclamazione del Columbus day come festa federale va anche oltre e aggiunge nella sua nota presidenziale: "Invece di imparare dalla nostra storia, questa ideologia radicale cerca di rivedere e di privare di splendore la storia stessa. Non dobbiamo cedere a queste tattiche. Dobbiamo insegnare alle generazioni future la nostra storia, partendo dalla tutela dei monumenti dedicati ai nostri eroi come Colombo".

L’appassionata difesa di Trump si colloca sulla linea del patriottismo trumpiano che ha preso piede nell’ostentato culto della bandiera americana, sempre abbinata a quella di Trump 2020. In molte città americane, però, da Filadelfia a Portland, da Seattle a San Francisco, la festa del Columbus day è stata sostituita dalla celebrazione di quella per gli indiani d’America che molto spesso i conquistatori venuti dal vecchio continente avevano massacrato o oppresso. E a Chicago, dove le statue di Colombo sono state rimosse ed è stata annullata la parata; gli italo americani della città dicono "Le statue se ne sono andate ma l’eredità per noi resta".

Finchè c’è Trump insomma, per Cristoforo Colombo c’è speranza.