Martedì 16 Aprile 2024

Epaminonda nudo, statua coperta. "Offende l'Islam"

Un drappo sull'eroe tebano: in sala il convegno musulmano. Scoppia la polemica IL COMMENTO Il velo pietoso - di G.CANE'

La statua di Epaminonda coperta da un drappo rosso a Cairo Montenotte (Ansa)

La statua di Epaminonda coperta da un drappo rosso a Cairo Montenotte (Ansa)

Roma, 17 aprile 2018 - "Hanno coperto Epaminonda". E il grande Totò avrebbe commentato: "Poveretto, mi dispiace". Scherzi a parte, è tutto vero. Un drappo rosso a coprire una statua raffigurante il politico e militare tebano Epaminonda in un teatro di Cairo Montenotte, località del savonese, in occasione di un convegno sul dialogo interreligioso organizzato dalla Confederazione islamica italiana insieme alla Federazione islamica ligure. Immediate le polemiche e inevitabile la tentazione di buttarla in politica. "Solo a me questa sembra una follia???", ha scritto proprio con tre punti interrogativi su Twitter il leader della Lega, Matteo Salvini.

IL COMMENTO Il velo pietoso - di G.CANE'

Il drappo era stato posto sabato dalle due associazioni musulmane. Ma la notizia era rimbalzata sui social per iniziativa di Mario Capelli Steccolini, l’autore del restauro dell’opera. "Sia chiaro: Epaminonda è stato coperto dai musulmani per esigenze cerimoniali", ha spiegato sulla sua pagina Facebook riferendo di avere anche provveduto personalmente a spostare un quadro "su richiesta" degli stessi organizzatori: un quadro che raffigurava una donna con la schiena scoperta.

"Nessuna censura", si è giustificato Chams Eddine Lahcen, presidente della Comunità musulmana della Val Bormida e della Federazione islamica ligure. "Ho coperto io la statua ma soltanto per esigenze cerimoniali e per poche ore, stonava con l’ambientazione marocchina. Il nostro Islam è moderato e questa polemica ci ferisce. Abbiamo organizzato un dialogo interreligioso per avvicinare tutti. Non ci permettiamo di coprire statue per motivi culturali". E ha negato di avere chiesto lo spostamento del quadro. A ricordare un precedente in materia di rilievo nazionale, è il Codacons: "Per la seconda volta, dopo la visita ufficiale di Hassan Rouhani nel 2016 nei Musei capitolini a Roma, l’Italia regala una brutta immagine di sé mortificando il proprio patrimonio culturale ed artistico".

Minimizza il sindaco ligure Paolo Lambertini, che preferisce parlare di "malinteso". "La comunità islamica ha affittato una sala per un evento volto a favorire l’integrazione", ha sottolineato il primo cittadino. Fra opportunità politiche e lezioni di storia antica sceglie di collocarsi, invece, il neo capogruppo della Lega Nord alla Regione Liguria, Paolo Ardenti. "Altro che integrazione e dialogo – mette nero su bianco – . Non si può ridurre tutto a una questione di pura estetica del cerimoniale. C’è chi vuole trasformarci in Ligurabia".

"Un gesto inopportuno che umilia la nostra cultura umanitaria e democratica", twitta Deborah Bergamini, deputata e responsabile comunicazione di Forza Italia. "La vicenda della statua di Epaminonda è l’ennesima dimostrazione che in Italia ormai ci stiamo sottomettendo alle imposizioni dell’integralismo islamico, ci stiamo genuflettendo", afferma in una nota Roberto Calderoli, esponente della Lega e vicepresidente del Senato. "Un vero e proprio schiaffo per la storia e la memoria", chiosa in una nota Ylenja Lucaselli, deputata di Fratelli d’Italia.

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