Martedì 16 Aprile 2024

Stato-mafia, tutti assolti La Cassazione dice basta "Non ci fu trattativa"

Stato-mafia, tutti assolti  La Cassazione dice basta  "Non ci fu trattativa"

Stato-mafia, tutti assolti La Cassazione dice basta "Non ci fu trattativa".

Confermata dai giudici di Cassazione l’assoluzione, per i tre ex investigatori del Ros Mario Mori, Antonio Subranni e Giuseppe De Donno "per non avere commesso il fatto". Assoluzione definitiva anche per l’ex senatore Marcello Dell’Utri. Finisce così, dopo dieci anni (il primo grado si aprì il 27 maggio 2013 a Palermo), il lungo romanzo giudiziario sulla cosiddetta trattativa Stato-Mafia. Il generale Mori si dice "parzialmente soddisfatto" dalla decisione arrivata dalla sesta sezione penale della Corte di Cassazione. "Questa assoluzione è una svolta, questo processo era mostruoso", commenta Dell’Utri che smentisce di voler tornare in politica.

Una vicenda che si è trascinata per un quarto di secolo, visto che la prima inchiesta fu aperta dalla Procura di Firenze nel 1998. Poi la svolta nel 2009 quando Massimo, il figlio di don Vito Ciancimino, dichiarò che il padre aveva fatto da tramite tra i capi di Cosa Nostra e i carabinieri dei Ros per fermare le stragi e ottenere in cambio benefici per i boss (il famoso ‘papello’). Uno scambio che avrebbe avuto la copertura di Viminale, servizi segreti e politici. Arrivarono le prime sentenze, tra di loro contraddittorie. In una del 2011 fu dichiarato che "una trattativa indubbiamente" ci fu. Il 20 aprile 2018 venne pronunciata la sentenza di primo grado, con la quale furono condannati a dodici anni di carcere Mori, Subranni, Dell’Utri, e ad otto anni De Donno. Ma nel grado successivo fioccarono le assoluzioni. L’appello, il 23 settembre del 2021, ribaltò tutto, mandando assolto Dell’Utri, "per non avere commesso il fatto" e gli ufficiali del Ros "perché il fatto non costituisce reato". Per la corte d’assise d’appello di Palermo e ora anche per la Cassazione, l’iniziativa dei vertici del Ros dopo l’omicidio Falcone non mirò affatto a creare le basi di un accordo politico con Cosa nostra, ma a disinnescare la minaccia mafiosa.

Nino Femiani