Davide
Rondoni
Il grillino viceministro Buffagni in un post in cui si duole dello stato del Movimento 5 stelle, vincitore-sconfitto alle ultime elezioni, si abbandona a una riflessione personale, in coincidenza con il primo giorno di asilo di suo figlio. "Mi domando spesso se ciò che sto facendo sia giusto, se le mie tante assenze di persona da papà siano giuste nei confronti della ‘cosa’ più bella che il Signore mi ha donato". Benvenuto nel club dei padri impegnati, ministro. Un club largo - pare dalle statistiche che più della metà degli italiani ceni fuori casa. E di cui una buona parte dei miei avi fa parte. Il pensiero del ministro è soave, vero, ha la dolcezza che solo i padri conoscono. Giusto perdere tanti momenti di vita dei propri figli lavorando o impegnandosi altrove? A una domanda così non c’è risposta, e ogni risposta generica sarebbe retorica. Per fortuna, caro Ministro e padre, tale domanda ti perseguiterà per tutta la vita. Sarà una delle domande con cui si presenterà alla tua porta l’ideale (si può usare questa parola o sarà vietata dagli algoritmi che molti amano dalle sue parti?). L’ideale, ovvero il motivo per cui si vive. Se quel che fai in giro lontano non vale anche come bene a tuo figlio, allora è ingiusto e nessun ruolo, nemmeno quello politico salva a priori. Se l’impegno che ti porta lontano non è per costruire qualcosa che sia bene per lui allora è vano. Domanda che inquieterà i tuoi giorni, che non a caso colleghi a quella sul declino dei 5 Stelle.