Mercoledì 24 Aprile 2024

Stallone batte cassa per Rocky "Fu una mia idea, pagatemi i diritti"

L’attore milionario rivendica le royalties della saga cult: "Voglio lasciare qualcosa ai miei figli"

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di Riccardo Jannello

Sly batte cassa dopo avere tentato con le buone in 46 anni di farsi riconoscere i diritti di immagine di Rocky, il personaggio che gli ha dato notorietà e qualche premio e che ha portato nelle tasche del suo produttore una valanga di dollari. Per il primo film della saga, appunto "Rocky" (1976), Sylvester Stallone (76 anni, newyorchese) fu pagato 75mila dollari per la doppia veste di scrittore e protagonista e ricevette due candidature all’Oscar: una proprio per la sceneggiatura originale scritta in pochi giorni (tre, ma è una leggenda) e una per la migliore interpretazione (come lui nella storia solo i miti Charlie Chaplin e Orson Welles).

Il film vinse tre Oscar, lui rimase a bocca asciutta ma la sera della premiazione i produttori lo fecero salire con loro sul palco per ricevere da Jack Nicholson la statuetta di miglior film. Ora al capo produttore Stallone chiede il conto. Irwin Winkler, novantatreenne, investì 1,1 milioni di dollari e ne incassò 225. La percentuale sugli incassi che andò da contratto a Sly fu di 2,5 milioni. La serie di "Rocky" e i due spin-off di "Creed" hanno fruttato oltre tre miliardi di dollari, ma per ogni pellicola Stallone ha ricevuto i 25mila pattuiti quando non era nessuno e una percentuale irrisoria rispetto alla media hollywoodiana: circa 80 milioni di dollari per otto film. Adesso vuole che gli siano riconosciute le royalties: il personaggio l’ha creato lui. E lo fa invocando una "vita serena per i figli".

Su Instagram, l’attore ha dato a Winkler del "parassita, un serpente con la lingua a forma di coltello". E poi l’affondo: "Mi piacerebbe davvero avere almeno un po’ di quello che è rimasto e riavere i miei diritti, prima di trasmetterli solo ai tuoi figli. Credo che sarebbe un gesto giusto da parte di un signore di 93 anni. Questo è un argomento doloroso che mi divora l’anima, perché voglio lasciare qualcosa di Rocky ai miei figli". Sylvester Stallone ha avuto un’intensa vita di coppia fra tre mogli e un numero di flirt elevatissimo.

Dalle prime nozze con l’attrice Sasha Czack nacquero due figli, uno morto di infarto a 36 anni l’altro autistico. Dal terzo matrimonio con la modella Jennifer Flavin tre figlie. In mezzo lo sposalizio con Brigitte Nielsen in un rapporto fatto soprattutto di litigi e scandali: a unirli in matrimonio fu proprio Irwin Winkler nel suo appartamento di New York. Il patrimonio personale di Stallone è stimato in 400 milioni di dollari e la fetta più grossa viene dalla serie di "Rambo"; la sua prima apparizione fu in un porno: "The party at Kitty and Stud’s", due minuti per 200 dollari. Sylvester-Rocky in passato non si era mai ribellato. "C’era – ha spiegato – una sorta di codice di condotta nel business e non si andavano a scompigliare le piume della gallina dalle uova d’oro". Ora Winkler è un gallo di 93 anni che si può spennare.