Stalking, Giorgia Meloni testimonia: "Ho paura per mia figlia. Non dormo la notte"

La leader di FdI davanti ai giudici contro l'uomo che da tempo la minaccia su Facebook

Giorgia Meloni (Imagoecoomica)

Giorgia Meloni (Imagoecoomica)

Roma, 29 gennaio 2020 - "Ho paura per mia figlia che ha appena 3 anni. La notte non dormo per questa vicenda, per le minacce che quest'uomo mi ha rivolto via Facebook", con queste drammatiche parole Giorgia Meloni, leader di Fratelli di Italia, ha testimoniato, come parte civile, nel procedimento per stalking contro Raffaele Nugnes, arrestato dalla Digos lo scorso 31 luglio nella provincia di Caserta. 

La Meloni, davanti ai giudici della prima sezione penale di Roma, ha raccontato l'incubo vissuto: "Lui sosteneva che gliel'ho strappata, che la bambina era sua, che prima o poi sarebbe venuto a riprendersela a Roma". La parlamentare ha spiegato ai togati di aver appreso dei messaggi minatori solo quando, sia la Digos che sua sorella, alla quale era arrivato un video intimidatorio riconducibile a Nugnes, l'avevano informata. "Io vivo spesso fuori casa e il mio stato d'ansia è enormemente cresciuto perché ho dovuto prendere particolari cautele. Non bastava più la baby sitter per controllare mia figlia". 

Nugnes in seguito è finito ai domiciliari per questa vicenda, ed era stato raggiunto anche da un foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno per due anni nella provincia di Roma, su provvedimento del Questore: era chiara la sua intenzione di scoprire dove abitasse la Meloni. 

La leader di FdI ha ribadito ai giudici di non averlo mai "visto o conosciuto. Il mio modo di vivere è ovviamente cambiato. Ho paura anche dopo un messaggio pubblicato dall'imputato in cui scriveva: 'hai tempo tre giorni per venire dove sai, se non vieni sai cosa succede, vengo a Garbatella...'". La Meloni infine ha concluso: "Voi capirete bene il mio stato d'animo".