Mercoledì 24 Aprile 2024

Sputnik V al vaglio dell’Ema Mosca chiede l’autorizzazione

Superati i test, il siero russo potrebbe essere distribuito anche in Europa

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Mosca ha intrapreso con l’EMA (European Medicine Agency) le procedure necessarie per ottenere l’autorizzazione in Europa al suo vaccino contro il Covid-19, denominato Sputnik V. Lo ha reso noto un rappresentante del Russian Direct Investment Fund (RDIF), il fondo sovrano russo partner del centro di ricerca Gamaleya, dove è stato sviluppato il vaccino: "Abbiamo richiesto la consulenza scientifica rapida di EMA (Rapid Scientific Advice) – ha detto – che è il primo passo del processo di autorizzazione del vaccino nell’UE. Abbiamo fatto domanda il 10 dicembre e ora esplorando le opportunità di produrre lo Sputnik V in Europa, Germania compresa. "Come è noto – , ha proseguito il rappresentante – stiamo anche lavorando con l’Ungheria, dove stanno testando il nostro vaccino". Il rappresentante non ha voluto però sbilanciarsi sui tempi. La procedura dello Scientific Advice dell’EMA (o consulenza scientifica) consiste "nel consigliare gli sviluppatori di farmaci sul modo più appropriato per generare prove solide sui benefici e sui rischi di un farmaco", si legge sul sito dell’EMA.

"Affinché un farmaco sia autorizzato, gli sviluppatori di farmaci devono dimostrare che è efficace, sicuro e di buona qualità. Quando richiede l’autorizzazione all’immissione in commercio, lo sviluppatore presenta all’EMA tutti i dati generati sul farmaco. L’Agenzia valuta queste informazioni e determina se il medicinale è sicuro e vantaggioso per i pazienti". Il magnate dell’editoria è andato dal proprio medico, accompagnato da un convoglio di Range Rover, negando la propria autorizzazione a interviste e video.

red. est.